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IL DUBBIO AMNETICO

di Pietro Lazzerini

Neto sì, Neto no questo è il problema. La proprietà sembra essere decisa e compatta nel puntare sul brasiliano, almeno tanto quanto i tifosi chiedono un cambiamento per evitare colpi al cuore come nel match contro il Grasshopper. La situazione non è certo delle più chiare, perchè tutti gli operatori di mercato confermano la ricerca gigliata di un portiere maggiormente affidabile, ma allo stesso tempo è arrivato perfino il patron Andrea Della Valle a confermare l'attuale numero uno. 

Anche Montella ha sempre dato la sensazione di credere davvero in Neto, ma i cali psicologici del giocatore, che l'altra sera ha lasciato lo stadio provato dall'errore grossolano che ha permesso agli svizzeri di credere fino in fondo alla qualificazione, non danno sicurezza al tecnico ed allora qualcosa potrebbe veramente succedere. Ovviamente è una di quelle situazioni che si potrebbero inserire sotto la voce: "L'occasione fa l'uomo ladro", perchè nel caso in cui un campione come Julio Cesar decidesse alla fine di accettare una proposta "umana" pur di giocarsi una buona stagione in vista del mondiale, allora per il giovane viola non ci sarebbero molte possibilità di scampo. Il mercato però racconta che il portiere ex-Inter in questo momento sta trattando con lo Schalke 04 e che comunque, anche l'Arsenal sia alla finestra per tentare il colpo last minute. Allora quali sono le alternative che potrebbero scalzare Neto dal ruolo da titolare alla Fiorentina? Stefano Sorrentino piace per la sua affidabilità, ma la sensazione è che si tratti una sorta di opzione B da sfruttare negli ultimi minuti. Consigli è stato proposto dall'Atalanta ai viola ma costa quanto Agazzi e Sommer, circa 7 milioni, una cifra da fantamercato per un portiere e sopratutto se si pensa che siamo agli ultimi giorni di mercato. Diego Alves del Valencia è una di quelle suggestioni che piacciono ma che appaiono difficili da percorrere, quindi di strade facili da percorrere non ce ne sono. 

Forse è proprio per questo che, per evitare di trovarsi con un pugno di mosche in mano, la Fiorentina ha evitato proclami a proposito del portiere. Una pretattica utile per coprirsi le spalle ed allo stesso tempo far sentire la propria fiducia ad un portiere che in realtà di garanzie non ne può dare, almeno in questo momento. I giorni a disposizione per decidere sono meno di tre, i tifosi aspettano, i dirigenti lavorano e intanto nella porta viola il titolare sembra essere soltanto un grosso punto interrogativo.