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IL FATTORE "P"

di Lorenzo Di Benedetto

Negli ultimi anni la serie A si è impoverita dei migliori talenti, il calcio italiano non attira più i campioni come ai vecchi tempi, vuoi perché i soldi non sono più quelli che hanno caratterizzato gli anni ’90 e 2000, vuoi perché le sirene provenienti dall’estero finiscono sempre per attirare i veri top player. Ma con il ritorno nel nostro campionato di due dei migliori attaccanti del bel paese, come Giuseppe Rossi e Mario Balotelli, qualcosa potrebbe cambiare. Anche perché la Serie A è ancora un campionato di tutto rispetto, con giocatori che mezza Europa ci invidia. Tra questi ce ne sono due che domenica si affronteranno allo Juventus Stadium.

Sono David Pizarro e Andrea Pirlo, una doppia “P”, che illuminerà il manto erboso dello stadio di Torino. Due registi che sono sempre più rari da trovare, ne sa qualcosa l’Inter che è dovuta andare a pescare un giovanissimo in Croazia, lo sa bene la Fiorentina, che ha sofferto, e non poco, nelle gare in cui il Pek è stato assente, ma lo sa bene anche la Juventus, che nel mese di gennaio ha raccolto solo 5 punti sui 12 disponibili, senza Pirlo in cabina di regia.

Come abbiamo detto, sabato i due registi si troveranno di fronte, e molto probabilmente dipenderà proprio da loro l’andamento della gara. Una partita che sarà decisa dal fattore “P”. Pizarro da una parte e Pirlo dall’altra, una sfida tra cervelli, sperando che a spuntarla sia il Pek, per dimostrare ancora una volta a chi lo dava per finito che le sue geometrie hanno ancora tanto da dare al calcio italiano e fiorentino.