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IL FUTURO È NELLE SUE MANI

di Stefano Borgi

Nel gioco del calcio (lo dice la storia) ci sono due ruoli che non si possono sbagliare: il portiere ed il centravanti. Pena, il fallimento di un'intera stagione. La Fiorentina, ad oggi, nel ruolo di prima punta è abbondantemente coperta, e la sua garanzia si chiama Alberto Gilardino. Discusso, abbandonato (sopratutto dai compagni che in campo non lo servivano a dovere), messo addirittura sul mercato, il gila è comunque un uomo dalla doppia cifra sicura e per questo Corvino può dormire sonni tranquilli. Il ruolo di portiere per la stagione 2011-2012, invece, merita un discorso a parte. Seba Frey è sempre più lontano dalla Fiorentina. La trattativa col Genoa sembra in dirittura d'arrivo, le dichiarazioni del presidente Preziosi lasciano pochi dubbi, e comunque (volente o nolente) Frey se ne andrà, sull'altare di un drastico ridimensionamento del monte ingaggi. Di Artur Boruc, per ora, non si parla, ma è solo questione di tempo. Difficile immaginare che Corvino rinunci ad una corposa plusvalenza (il "portiere santo" è costato appena 1,2 milioni di euro, oggi ne vale almeno il quadruplo), altrettanto difficile che lo stesso Boruc accetti un ruolo di "secondo", piuttosto che doversi giocare il posto con un giovane brasiliano, imberbe, ancora a secco di minuti in serie A. E allora... siamo nelle mani di Norberto Murara Neto, sempre di più il futuro numero uno della Fiorentina. Lo ha detto in tempi non sospetti Corvino, lo ha ribadito recentemente Mihajlovic, scaricando di fatto i due più famosi pari ruolo. Su Neto il dibattito è aperto: saprà reggere il peso della responsabilità di difendere una porta prestigiosa come quella viola? Non sarebbe meglio mettergli accanto un portiere di provata esperienza (appunto, uno tra Frey e Boruc)? Non è un rischio troppo grosso gettare nella mischia un portiere così giovane, e per di più proveniente da un altro paese? Dubbi legittimi, che non  significano sfiducia, bensì una giustificata prudenza. Per fortuna le referenze che arrivano sul giovane "carioca" sono a dir poco eccellenti (ricordiamo che Neto è già in orbita nazionale verdeoro). Lo stesso Frey ne ha ripetutamente tessuto le lodi, evidenziando la voglia di imparare e la totale disponibilità e professionalità. E ancora: Neto è a Firenze già da gennaio, si allena con i compagni di squadra da circa sei mesi, con loro ha potuto sviluppare un'intesa (anche verbale) indispensabile per un ruolo delicato come quello del portiere. Insomma nessun errore... Neto titolare nella Fiorentina 2011-2012 sembra un rischio calcolato, una necessità che ha tutte le carte in regola per diventare virtù. E allora, perchè non pensare di essere capitati in buone mani?