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IL GIOCO SI FA DURO E IN CAMPO TORNERANNO I DURI

di Luciana Magistrato

La partita con il Sassuolo ha lasciato tanta rabbia, con il tecnico che di sicuro non avrà chiuso occhio, per il punto perso all'ultimo tuffo. Ma se certi errori devono essere corretti non c'è stato tempo per rimuginare troppo perché oggi la Fiorentina è tornata subito in campo per preparare la gara di Coppa Italia. E dopo aver visto la 30esima formazione diversa in altrettante partite, mercoledì contro la Juventus c'è da aspettarsi invece una formazione con il rientro dei "big". Anche se Italiano preferisce tenere tutti sulla corda e rifugge da certe definizioni, quando il gioco si fa duro, come si usa dire, i duri iniziano a giocare.

Così, posto che tra i pali dovrebbe tornare Terracciano per il principio dell'alternanza (bene comunque Dragowski), in difesa rientrerà Milenkovic, ieri assente per squalifica, per dare centimetri ed equilibrio ad un reparto che con Quarta spesso ha qualche amnesia di troppo, più per le caratteristiche dell'argentino che per difetti veri e propri. Ieri proprio Quarta ha avuto diverse colpe sui gol (imperdonabile sul secondo a tempo scaduto) ma anche il compagno di reparto Igor alla fine ha perso palloni e tempi troppo spesso; in Coppa dovrebbe essere però il brasiliano a fare coppia con il serbo, anche perché Nastasic deve recuperare da un problema fisico, pur lieve e Quarta è squalificato. Uno dei due dovrà prendersi "cura" di Vlahovic, cercando una marcatura alla Bremer per intenderci.

Anche se sarà più importante bloccargli i rifornimenti e così i cambiamenti saranno soprattutto a centrocampo, dove Amrabat ha fatto bene ma si è ritrovato spesso da solo con Castrovilli e Maleh più portati all'inserimento. In cabina di regia dovrebbe dunque ritornare Torreira, nonostante un'altra botta presa ieri che ha fatto temere uno stop. Qualità e quantità dell'uruguaiano potrebbero fare la differenza in mezzo al campo, accompagnato magari dalla maggiore esperienza di Bonaventura, al netto dell'errore di ieri sera che lo terrà fuori con il Verona. Difficile capire se con il marchigiano Italiano darà ancora spazio a Castrovilli al quale sembra voler dare continuità o preferirà i muscoli di Duncan o ancora la via di mezzo Maleh.

In attacco stavolta Gonzalez dovrebbe partire titolare, vedremo se con Ikoné o Sottil, a meno che Italiano non punti sull'esperienza (più difficile però pensare a Callejon che ha fallito le sue chances o Saponara. Il centravanti dovrebbe essere ancora Piatek che, dopo i cinque gol fatti, ieri ha avuto un piccolo calo fisiologico complici anche i tanti cambiamenti in formazione che gli hanno dato meno riferimenti. Certo Cabral ha dimostrato di essere al posto giusto al momento giusto (sensazione che comunque aveva dato nella sua prima partita pur a secco) e il gol potrebbe averlo sbloccato. Dunque basta agli esperimenti, mercoledì c'è bisogno di certezze.