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IL GLADIATORE, IL VIOLINISTA E IL FENOMENO STENDONO LO SLAVIA

di Marco Conterio

L'urlo di Melo ha scaldato Firenze. 30 e passa gradi non bastavano alla Bestia, aveva bisogno di una temperatura maggiore: ha alzato le braccia al cielo ed il Franchi è esploso. Il gladiatore del centrocampo viola è stato la bellissima sorpresa di una serata europea che sancisce il ritorno ufficiale della Fiorentina tra le grandi. Una squadra stellare solo a tratti, ma con prospettive e potenzialità enormi.

E' stato sfatato anche il tabù dei calci piazzati, con una staffilata di Mutu dritta all'incrocio. E proprio il rumeno, prima, durante ed al momento dell'uscita dal campo, è stato acclamato dai tifosi viola con applausi e cori. Il Fenomeno è tornato a Firenze. Per restarci, ovviamente.

Il primo assolo di violino arriva contro lo Slavia, suona Alberto Gilardino. Una zampata da sangue freddo, un colpo da sempre nel suo repertorio ma affinato negli anni con Inzaghi. Lo ha capito Prandelli, lo ha messo in pratica il bomber di Biella.

2-0 è un risultato che fa stare tranquilli, anche se il "secondo tempo" di Praga dovrà essere giocato con la stessa intensità dei momenti migliori della gara d'andata. Quella musichetta della Champions, in fondo, non è poi così tanto lontana: 1000 km circa, 90 minuti di gioco e, perché no, ancora un'inchino del Fenomeno, ancora una sviolinata di Gila-Gol ed ancora un urlo del Gladiatore.

Guarda i gol:
VIDEO, La spettacolare punizione di Mutu

VIDEO, Gol e sviolinata di Gila