IL GRANDE CUORE VIOLA
Dalla notte arrivano notizie sconvolgenti dal Lazio, dalle Marche e dall'Umbria. Il terremoto quando non era ancora l'alba ha sorpreso nel sonno migliaia di persone e spazzato via letteralmente un paio di paesi. Sono oltre settanta i morti contati finora (bilancio destinato a crescere purtroppo) e migliaia gli sfollati mentre i comuni di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno sono praticamente distrutti (Amatrice e la frazione Pescara sul Tronto in particolare), danni anche a Norcia e comuni dell'Umbria. Il mondo del pallone si ferma a pregare e riflettere, nessuna componente esclusa. Qualche giocatore o tesserato lo ha vissuto in prima persona, come Rolando Bianchi del Perugia che ha dormito in macchina per la paura o il presidente viola Cognigni che- secondo quanto appreso da Firenzeviola.it - ha vissuto con grande spavento la nottata). E sul piano della solidarietà Firenze e la Fiorentina, con i suoi tesserati ma anche e soprattutto con i suoi tifosi, sono in prima linea.
Da una parte arriva la solidarietà del club e dei singoli giocatori che pregano per le famiglie colpite o retwittano gli appelli della crocerossa per le donazioni di sangue e soldi o ancora i numeri utili per aiutare. Gonzalo Rodriguez, Alonso, Borja Valero, Lezzerini, Bernardeschi (con le compagne) hanno espresso la loro solidarietà. Il calcio in questi casi è un veicolo importante. Di sicuro arriverà anche una raccolta fondi all'interno dello spogliatoio.
Dall'altra però va sottolineato il grande cuore dei tifosi viola che ancora una volta si sono attivati per aiutare materialmente chi soffre. Il cuore della curva Fiesole, il gruppo 1926, ha fatto un comunicato per annunciare che domanica sarà fatta una colletta in tutti i settori dello stadio, per pagare in parte la coreografia per i 90 anni e in parte da devolvere alle popolazioni terremotate. Cuore grande dicevamo, perché i tifosi si mossero in prima persona già per aiutare le popolazioni dell'Emilia Romagna nel 2012 andando a prendere il parmigiano delle aziende disastrate e rivendendolo a Firenze per aiutarle a risollevarsi. Così come durante l'alluvione in provincia di Massa presero secchi e pale ed andarono ad aiutare gli alluvionati.