IL JOLLY CHE NON TI ASPETTI
Forse il nome più giusto per provare a dare la scossa può essere proprio Mati. Il giocatore forse più sfortunato di questo avvio di stagione viola, colpito a freddo da un brutto infortunio al termine del passato campionato e costretto ad assistere dalla poltrona al Mondiale brasiliano del suo Cile. Non solo, però. Perché dopo la sua riabilitazione e le prime gare estive a Moena, l'ex Sporting ci è ricascato, non certo per sua volontà. Lo scenario è quello della tournée in Sudamerica, il guaio è sempre il solito fastidiosissimo muscolo: l'epilogo è ormai noto ai più. Niente lista Uefa ed addio ai sogni di gloria in Europa League. Una scelta sofferta quella della Fiorentina nei confronti del cileno, ma presa in virtù di una lunga lista di dubbi sulla sua tenuta fisica.
Oggi però la storia recente ha già detto cose diverse. Ha dimostrato, ad esempio, che Mati - all'esordio assoluto in stagione a Bergamo - si è rivelato il migliore dei suoi, dando verve e rapidità a tutta la manovra del reparto mediano dopo un inizio (ed un prosieguo...) di campionato in cui le dolenti note a centrocampo, Aquilani escluso, non sono mancate. Ed ecco che, dopo la manciata di minuti di ieri sera contro il Sassuolo, Montella sta seriamente pensando ancora una volta a Mati Fernandez titolare per affrontare la delicata sfida di domenica contro il Torino. Un match in cui non ci sarà spazio per sbagli, specie in una zona di campo che dovrà dare un supporto fondamentale a tutto il comparto offensivo, il più in difficoltà di tutta la squadra.