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IL LASCITO DI DAVIDE

di Tommaso Loreto

La scomparsa di Davide Astori ha avuto riflessi infiniti. Immagini di unità e commozione che hanno attraversato l'Europa, le competizioni, i campionati, Il suo ricordo si è diffuso a macchia d'olio nel corso di tutta l'ultima settimana, toccando picchi emozionanti ladovve il dramma in questione era qualcosa di già conosciuto, come accaduto all'Espanyol e ai suoi tifosi che hanno ricordato il Capitano insieme a Daniel Jarque, anch'egli capitano dei suoi e prematuramente scomparso a Coverciano nell'agosto 2009.

La stessa Chapecoense, realtà trafitta dall'immane tragedia aerea che ha colpito l'intera squadra, si è espressa su queste pagine (LEGGI QUI) ricordando i terribili momenti trascorsi e ricordando con le parole del suo presidente l'esempio lasciato da Davide Astori. Un patrimonio che ha unito il mondo del calcio e che ha regalato immagini inedite, probabilmente impensabili, inimagginabili soltanto pochissimo tempo fa. Tra queste, certamente, anche lo stesso ritorno dei Della Valle allo stadio.

Nessuno, di fatto, avrebbe mai potuto prevedere gli applausi alla Juventus in Santa Croce o le carezze di uno storico ultrà viola a Chiellini, così come probabilmente nessuno avrebbe mai immaginato un arbitro in grado mostrare l'umanità che Fabrizio Pasqua ha manifestato domenica (LEGGI QUI). Gli arbitri notoriamente severi fino ai limiti dell'insensibilità hanno trovato nel direttore di gara di Fiorentina-Benevento il perfetto risultato dell'insegnamento di Astori tramandato lungo tutta l'ultima settimana. 

Le strette di mano e le pacche sul petto dei giocatori viola prima di cominciare, il lungo applauso al minuto 13 di fronte alla magnifica coreografia della Curva Fiesole, e poi ancora quel lungo abbraccio a Badelj quando il neo capitano viola non ne aveva più. Anche l'immagine di un arbitro pronto a sostenere una squadra intera nel momento più difficile è una di quelle istantanee da tenere nella memoria per sempre e destinata a rappresentare l'impressionante lascito del Capitano, impossibile da dilapidare.