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IL LETARGO È FINITO

di Paolo Bocchi

La sfida di Parma è ormai in archivio, con la Fiorentina che, dopo un primo tempo oltremodo deludente, nella ripresa ha cambiato volto e ha sfiorato addirittura il colpaccio. Un cambio di marcia repentino, che è coinciso con l'ingresso in campo di Alessio Cerci. Prima la punizione dalla quale è scaturito il pareggio, poi il gol del momentaneo vantaggio: una vera e propria scossa che avrebbe potuto significare tre punti fondamentali in chiave salvezza per i viola. Purtroppo però sappiamo com'è andata, ma l'impatto di Cerci sulla gara è stato indubbiamente fondamentale.

L'ex esterno giallorosso, dopo essere finito ai margini della rosa negli ultimi mesi, sembra finalmente essere sulla strada giusta per tornare quel giocatore decisivo che Firenze ha scoperto nella parte finale dello scorso campionato. Come non ricordare la prolifica striscia positiva con la quale Cerci ha chiuso la passata stagione e con la quale ha aperto quella in corso: 10 reti messe a segno consecutivamente che lo avevano portato ad un passo dalla Nazionale. Poi è arrivato l'inverno, e come nello scorso campionato nella testa di Cerci qualcosa si è spento. Come se fosse caduto in letargo. Ma adesso, con l'avvicinarsi della primavera, questo letargo sembra essere giunto al termine, e Cerci potrebbe risultare un'arma importantissima nelle mani di Delio Rossi, rendendo possibile e soprattutto proficuo un ritorno al 4-3-3. I rapporti con la tifoseria sono ancora tesi, e sul futuro del giocatore c'è ancora un grosso punto interrogativo. Ma queste partite che mancano al termine del campionato potrebbero convincere Rossi a puntare sul riccioluto esterno anche per la prossima stagione. Fare pace con la tifoseria potrebbe rivelarsi impresa complicata, ma a suon di gol tutto può diventare possibile. Soprattutto se il letargo fosse davvero finito.