IL LUNGO ADDIO
La vittoria di ieri contro il Parma ha riportato quel minimo di serenità che servirà alla squadra ad affrontare il Palermo per chiudere il discorso qualificazione alla prossima Europa League. Non che le polemiche e le voci possano restare al di fuori dello spogliatoio, ma quanto meno, la terza vittoria consecutiva in campionato ha scongiurato, al momento, il fallimento dell'ultimo obiettivo rimasto.
In questo clima particolare, chi vivrà giorni particolari e probabilmente anche privi di tranquillità è Mario Gomez, attaccante che da idolo della folla si è trasformato in esubero da salutare al più presto. Il tedesco ha rotto con il tecnico e con una parte della dirigenza che gli imputa il fatto di non essere mai riuscito a fare la differenza, motivo per il quale era stato acquistato. Ieri lo stesso Montella ha dichiarato per la prima volta che Gilardino gli offre qualche garanzia in più, un modo pacato e sereno per dire che anche nelle prossime partite, a meno che l'atteggiamento dello stesso attaccante non cambi, giocherà ancora il numero 9 viola.
Intanto in società i dirigenti si stanno guardando intorno per trovare un acquirente valido che possa alleggerire il monte ingaggi viola e magari offrire qualche milione per non trasformare una minusvalenza in tragedia. Dalla Germania c'è chi giura che ci siano più squadre disposte a riaccogliere in patria l'ex Bayern. Dal ricco Wolfsburg al nuovo corso del Borussia passando per lo Schalke. In Italia si è parlato di Roma, ma è difficile che la Fiorentina decida di cedere il tedesco in Serie A. La paura che Gomez torni a segnare nel nostro campionato è troppo grande. L'unico modo per venderlo in Italia sarebbe un affare legato alle contropartite. Destro andrebbe bene, ma anche la Roma non pare disposta a trattare il giocatore con i viola, almeno al momento. Poi si vedrà.
Insomma di fatto una delle prime certezze di questo finale di campionato è legato all'addio di Mario Gomez, poi si parlerà della permanenza di Montella.