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IL MAGGIO FIORENTINO

di Tommaso Bonan

La Fiorentina è pronta a sparare le ultime cartucce. Come squadra, come collettivo, ma non solo. Due partite di una stagione che per molti avranno un significato doppio. In ballo l'Europa (matematica), il futuro, l'immagine e le strategie di mercato. In primis, vincere contro Palermo e Lazio per cercare - almeno in parte - di sovvertire un trend (triste e negativo) intrapreso dalla squadra negli ultimi due mesi. L'imbarazzo del Milan, retrocesso inesorabilmente a squadra di media classifica, ha infatti azzerato anche gli ultimi stimoli sportivi (per farsi sorpassare dal Sassuolo servirebbe un tracollo sportivo generale), ma resta il dovere (anche morale) da parte dei giocatori di vincere (non di provare, ma di vincere) e conquistare gli ultimi 6 punti. 

Con quale formazione è difficile dirlo, visto che - tra un Corvino e l'altro - è probabile che il mercato possa farsi sentire anche "a livello tattico". Innanzitutto sarà importante capire se il (vecchio) capitano Manuel Pasqual avrà modo di scendere in campo in quelle che potrebbero essere le ultime sue apparizioni in maglia viola. E poi Federico Bernardeschi, alle prese con un leggero calo di intensità (non parliamo di involuzione) e attualmente nel limbo delle scelte di Conte per quanto riguarda le scelte in vista dell'Europeo. Sarà chiamato al raduno del 18 maggio, a prescindere, ma due buone prove in maglia viola potrebbero aiutarlo e fare da incentivo. Il resto? Tutto legato a Sousa. A come si comporterà, a cosa dirà e a quello che verrà fuori dai faccia a faccia con la dirigenza. Aspettando la fine del campionato, e l'inizio del via vai introno a Campo di Marte...