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IL MAGO È SPARITO

di Pietro Lazzerini

Il gol di Larrondo ha riacceso le luci sui famosi gregari d'attacco che nel corso degli ultimi anni sono transitati da Firenze, cercando di ritagliarsi un po' di spazio nella storia della Fiorentina. I vari Castillo, Bonazzoli e Santiago Silva alla fine sono soltanto passati in riva all'Arno, senza lasciare un segno tangibile della loro presenza. In questo, tralasciando il momento di gloria dell'argentino, c'è un altro attaccante gigliato che sta rischiando di fare questa fine e si tratta del Mago di Rotterdam Mounir El Hamdaoui.

Dopo il secondo tempo di Juventus-Fiorentina, dove Montella lo lanciò in campo al posto di Toni, il marocchino non ha più toccato campo, con il tecnico viola che gli ha sempre preferito qualcun altro anche nel momento del bisogno (vedi Toni-Larrondo contro il Cheivo e lo stesso ex-Siena contro il Bologna). Inizialmente era lui l'uomo utilizzato per tentare di risollevare le sorti a gara in corso, ma dopo il ritorno dalla Coppa d'Africa, dove lo stesso Montella lo aveva visto tornare con grande fame ed in grande forma, la sua esperienza in viola è regredita fino alla terza panchina consecutiva senza toccare campo.

I tifosi lo vorrebbero ancora vedere in campo, considerandolo una sorta di "fenomeno incompiuto", che ha dimostrato di avere colpi da bomber importante ma anche di non aver ancora trovato il giusto feeling con il nostro campionato. Le prossime gare saranno fondamentali per la ricerca di un posto in Europa, e la ricomparsa del Mago potrebbe far comodo da un momento all'altro. Lui stesso lavorerà al massimo e a testa bassa per convincere Montella ad utilizzarlo più spesso, ma anche per convincere la Fiorentina a continuare a puntare su di lui anche dopo la fine del campionato in corso.