.

IL MANUALE DI PAULO

di Tommaso Bonan

Numeri, formazioni, record e gestione della rosa. Il manuale del bravo allenatore, da qualunque capitolo lo si voglia sfogliare, vede protagonista sempre e comunque Paulo Sousa. Del resto, se con le ultime sei partite di campionato - in cui la Fiorentina è rimasta imbattuta - i viola sono arrivati a collezionare il record di 52 punti in 26 partite, qualcosa vorrà pur dire. Il "miracolo sportivo" del portoghese ha perso ormai da tempo i crismi della casualità. Nulla è lasciato al caso. Nulla è fatto caso. 

Nel giorno in cui - a Bergamo - lo stesso Sousa centra la sua 150esima vittoria in carriera su 288 gare da allenatore, il quadro appare molto più chiaro: la rosa più allargata è un bene, la possibilità di scegliere in attacco una risorsa, la gestione delle forze fisiche e mentali una priorità. Soprattutto adesso che la Fiorentina, in nove giorni, si gioca mezza stagione (Tottenham, Napoli, Roma). Finora è stato sbagliato poco o nulla: dalle formazioni titolari ai cambi a gara in corso. Esempi? Il gol di Zarate col Carpi (3 punti), il gol di Babacar con l'Inter (3 punti), il gol di Kalinic con l'Atalanta (3 punti). Tutti entrati nei minuti finali, tutti decisivi. Potrebbe sembrare una casualità, ma il terzo posto in classifica aiuta a smentire il tutto in maniera lampante. Aspettando, adesso, la gara di White Hart Lane, aspettando l'Europa League. Con la convinzione di poter raggiungere il traguardo. E con il manuale di Paulo sottobraccio, ovviamente.