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IL MINIMO SINDACALE

di Andrea Giannattasio

Triplice fischio, la Fiorentina è salva. Una volta per tutte. La vittoria di Lecce, avvenuta dopo una partita di grande carattere e di immenso sacrificio, regala ai viola la matematica permanenza in Serie A e permette finalmente di poter tirare una riga definitiva ad una stagione davvero avida di emozioni. Ben poco infatti c'è da festeggiare con i tre punti conquistati in terra salentina, se non il minimo sindacale che si possa chiedere ad una squadra che, dalla sua fondazione ad oggi ha subito solo tre retrocessioni in cadetteria. Ed obiettivamente, dunque, esaltarsi per una salvezza acquisita a 90' dal termine della stagione dopo un campionato troppo altalenante appare davvero avvilente.

Non va però certamente sminuito il certosino lavoro di Vincenzo Guerini, catapultato in panchina a tre giorni dalla partita di Lecce, che in sole poche sedute è riuscito non solo a trasmettere calma e serenità all'interno di uno spogliatoio sull'orlo di una crisi di nervi ma anche è anche a mandare in campo un undici titolare che ieri ha disputato una partita tatticamente ottima, chiudendo tutti gli spazi ai disperati assalti del Lecce e ripartendo in contropiede. E tutto questo, è bene sottolinearlo, con una miriade di giocatori out per infortunio e quasi mezza squadra in campo in una forma fisica ai limiti dell'accettabile.

Nel complesso però è bene nonché doveroso non dimenticarsi che la salvezza, così come del resto la vittoria di Lecce, è stata figlia delle convinzioni tattiche su cui Delio Rossi aveva avuto modo di lavorare nelle passate settimane, con un modulo, il 3-5-2, riproposto anche ieri pomeriggio e battutosi senza particolari sbavature di rilievo e con dei giocatori, in particolar modo quelli in scadenza di contratto, che hanno onorato la maglia fino all'ultimo, finiendo la propria partita stremati. Un comportamento davvero da apprezzare.

Adesso però bomba libera tutti. E' il momento delle rivoluzioni e dei nuovi ingressi societari. Del resto, il presidente Cognigni è stato chiaro: il futuro della Fiorentina è delineato. A breve si saprà chi saranno i suoi protagonisti. E a salvezza acquisita, così come a pancia piena, si ragiona molto ma molto meglio.