.

IL MITRA PRONTO A FAR FUOCO

di Lorenzo Di Benedetto

Da Mario Gomez ad Alessandro Matri. Vincenzo Montella ha fatto la sua scelta. Per la gara di andata degli ottavi di finale di Europa League, allo Juventus Stadium contro i bianconeri, sarà infatti l'attaccante italiano a scendere in campo dal primo minuto, a differenza di domenica scorsa, quando l'aeroplanino preferì puntare sul numero 33 per cercare di scardinare la difesa della Vecchia Signora. Gomez però non ha convinto, apparso ancora lontano dalla forma fisica ideale, e non potrebbe essere altrimenti, visto che il panzer è reduce da 5 mesi di inattività forzata.

Domani sarà un'occasione da non fallire per Matri, che torna allo Juventus Stadium da avversario dopo aver trascorso due stagioni in bianconero, vincendo altrettanti scudetti. Tra poco più di 24 ore però, il discorso sarà diverso, visto che, dopo sei mesi disastrosi con la maglia del Milan, il numero 19 viola (maglia indossata solo per le gare europee da Matri) andrà alla caccia della sua rivincita personale nei confronti di chi, in estate, ha deciso di puntare su altri attaccanti. Dopo la doppietta all'esordio sul campo del Catania, il Mitra si è però inceppato, riuscendo a tornare al gol soltanto nella trasferta in Danimarca contro l'Esbjerg in Europa League.

Quale occasione migliore però per iscrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori, se non in una gara così importante come quella di domani? Segnare almeno un gol allo Juventus Stadium sarebbe infatti importantissimo per i viola, in ottica passaggio del turno, e Matri proverà a far male a Buffon nello stadio nel quale, lo scorso anno, castigò la Fiorentina addirittura senza una scarpa. Fu la rete del raddoppio per la squadra di Antonio Conte, che alla fine ebbe la meglio sui viola per 2-0. Montella si affiderà dunque a Matri, e l'attaccante in prestito dal Milan farà di tutto per ripagare la fiducia del suo allenatore, per la sua personale rivincita nei confronti della Juve, per la Fiorentina, ma soprattutto per se stesso, ovvero per dimostrare che il Mitra è ancora pronto a far fuoco.