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IL NUOVO CHE AVANZA, Matija Nastasic

di Paolo Bocchi

Una delle poche note liete per la Fiorentina in questa travagliata stagione è sicuramente l'affermazione di Matija Nastasic. Il talentuoso difensore serbo, paragonato in patria al connazionale Vidic, è arrivato in estate circondato da molte aspettative, ma il suo inserimento in squadra non è stato immediato, visto anche il ruolo che occupa, nel quale è difficile emergere senza il dovuto bagaglio di esperienza. Gradualmente però ha ottenuto la fiducia di Sinisa Mihajlovic prima, e Delio Rossi poi, evidentemente per le qualità emerse in allenamento oltre che in partita.

18 presenze e 2 reti sono il suo bottino provvisorio in maglia viola: niente male per un ragazzo che ha appena compiuto 19 anni e si è trovato catapultato in una ribalta decisamente diversa da quella alla quale era abituato in patria. Oltre al livello del campionato italiano, certamente superiore a quello serbo, anche l'adattamento alla nuova realtà e alla lingua. Problemi affrontati e superati con una maturità e tranquillità da veterano. Inoltre ha dimostrato anche una buona adattabilità tattica, grazie alla sua notevole tecnica di base che gli ha permesso di disimpegnarsi anche come terzino sinistro all'occorrenza. Qualche sbavatura c'è stata, come ad esempio a Roma in Coppa Italia, ma sono stati sicuramente maggiori gli acuti, e non solo quelli legati alle due reti messe a segno.

Per la Fiorentina si tratta di un piccolo tesoro su cui puntare ad occhi chiusi, visto anche l'inevitabile processo di rinnovamento di un reparto, quello dei centrali difensivi, che a giugno perderà Natali e Kroldrup che si svincoleranno e con il futuro di Gamberini non ancora ben chiaro. Con Camporese potrebbe formare la coppia difensiva della Fiorentina per molti anni a venire. Le doti tecniche ci sono tutte, e anche la testa sembra quella giusta.


Nastasic si racconta