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IL PALCO È VOSTRO

di Giulio Incagli

Sveglia presto, impossibile dormire. Farfalle nello stomaco, che soltanto chi è cresciuto con i globuli rossi intrisi di erba e sudore, rincorrendo un pallone prima ancora di saper parlare, può davvero capire. L’attesa aumenta il desiderio, beh, se tifi Fiorentina il desiderio a volte trascende i concetti di limite e confine, sfociando spesso in spasmodica ossessione. Sette, lunghi anni da quella maledetta notte con i Rangers. Nel mezzo un po’ di tutto. Grandi gioie, ma anche cocenti delusioni. La Fiorentina di Vincenzo Montella merita questi palcoscenici e soprattutto merita di vivere notti del genere.

Umiltà, ma anche spavalderia. Coraggio, ma anche rispetto dell’avversario. Consapevolezza dei propri mezzi, ma anche la giusta dose di sana incoscienza. Ossimori che potranno risultare ingredienti vincenti nella notte magica del Sanchez Pizjuan, un catino rojoblanco, che in serate come questa si trasforma in una vera e propria bolgia infernale. Un banco di prova importante, che tanto ci dirà anche in vista della gara di ritorno, dato che si scontrano la squadra con il miglior score in casa (addirittura 6 vittorie su 6 in Europa League per Emery & Co.) e quella imbattuta in trasferta.

Sarà una partita al cardiopalma, vietata, appunto, ai deboli di cuore. Siviglia contro Fiorentina, Emery contro Montella, Spagna contro Italia. Viola protagonisti per una notte, tutti gli occhi puntati sull’Andalusia, visto anche il minor fascino dell’altra semifinale tra Napoli e Dnipro. Un’occasione da non perdere, dopo la sciagurata notte di Roma dello scorso 3 maggio, tempestata da criminali e ladri di sogni, adesso il palcoscenico è di nuovo tuo Fiorentina. Vamos!