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IL PARADOSSO DI MILIC

di Dimitri Conti

Non è giusto che a prendersi la croce sia un singolo, specialmente dopo una prova così incolore come quella di Palermo. Già, perché la Fiorentina vista in terra siciliana, come ricordato doverosamente dallo stesso Sousa davanti ai microfoni del post-partita, è stata talmente brutta da avere pochi eguali nella storia recente, e i demeriti vanno divisi in parti eguali. Ma c'è una situazione che non può non destare una certa curiosità, ed è quella legata a Hrvoje Milic. Un caso che ha del paradossale, e che vede coinvolto come attore non protagonista anche Federico Chiesa, e che nel mirino ha qualche scelta di formazione operata da Sousa. Ma andiamo con ordine.

Nelle ultime partite, dopo mesi di confino in panchina a seguito di prestazioni piuttosto modeste, il tecnico portoghese ha rispolverato Hrvoje Milic sulla fascia sinistra, facendo sparire quasi del tutto dai radar Maxi Olivera, ma soprattutto confinando in panchina Federico Chiesa. Una scelta a lungo termine che ha lasciato perplessi molti addetti ai lavori, e che sembra reggersi su un paradosso: Chiesa non è più così trascinatore né determinante nelle soluzioni di gioco, e allora largo a Milic. Che però pare tutt'altro che una forza della natura quando si tratta di andare a concludere le lunghe trame dei viola. "Non è nella migliore condizione e stiamo cercando di recuperarlo" ha detto Sousa su Chiesa al termine della trasferta palermitana. E infatti ha messo Milic titolare, salvo toglierlo frettolosamente dal campo dopo 38' per inserire... Chiesa. Implicita ammissione d'errore? Ripensamento last minute? Chissà, l'unica cosa certa, ad ora, è soltanto un'altra deludente prova dei gigliati in una stagione che di positivo ha visto ben poco.