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IL PESO DELL'EMERGENZA MEDIANA. IPOTESI DOPPIO-PLAY?

di Giacomo A. Galassi

Quello che sembrava il reparto con più alternative e possibilità all'improvviso si è scoperto fragile. Il centrocampo della Fiorentina è stato uno degli aspetti più opachi delle quattro sconfitte, e non può essere un caso che il momento più difficile della stagione arrivi proprio dopo l'emergenza infortuni in questi ruoli.

L'assenza di Castrovilli forse nel suo momento migliore ha pesato, ma anche la gestione degli acciaccati ha creato non pochi grattacapi ad Italiano, travolto dalla fisicità di Juventus prima, di Salernitana poi e infine anche dall'Udinese e dal Milan. Per Torreira sono 203 i minuti nelle ultime cinque partite, Bonaventura è tornato in campo con l'Udinese dopo quasi due mesi di stop e di Castrovilli abbiamo detto.

A poco - dal punto di vista dei risultati - è servita la crescita di Amrabat che a Milano ha giocato probabilmente una delle sue migliori partite da quando indossa la maglia della Fiorentina. Duncan e Maleh, forse per il problema di avere caratteristiche troppo simili, sono riusciti solo a fasi alterne ad imporsi quando schierati insieme. Per questo l'ipotesi doppio-play con Amrabat e Torreira potrebbe essere una soluzione all'emergenza.

Tra i tanti temi in vista del futuro c'è dunque anche quello del centrocampo, se pensiamo che il ritorno di Castrovilli è difficile possa avvenire prima del 2023 e se teniamo conto della carta d'identità di Bonaventura. La buona stagione di Zurkowski ad Empoli fa ben sperare per il suo futuro alla Fiorentina, ma la società è normale che si interroghi anche su eventuali altri profili: quali e quanti ne servono per poter alzare ancora il livello della rosa?