IL POKER DI DIEGO
Il poker è servito. Diego Della Valle torna di nuovo vicino alla sua Fiorentina, e sembra che anche le distanze fisiche non siano poi così importanti. Lo fece a Milano alla vigilia di una gara con il Milan che sembrava sulla carta impossibile (ma che alla fine vide sorridere i viola con Jovetic e Amauri) per bissare poi più tardi, prima che i viola andassero a Torino a giocare contro la Juve. Infine lo ha fatto qualche settimana fa, a Firenze, per la vittoria scintillante contro l'Inter, e si è ripetuto ieri in serata, a Roma.
Sono quattro momenti distinti ma tutti legati tra loro dalla presenza del carisma dell'ex patron viola. Uno che, mentre Andrea si dava da fare per ricostruire un po' tutto, deve aver ritrovato curiosità e interesse per il mondo del pallone. E così DDV torna di nuovo a caricare la sua Fiorentina, magari conscio del valore della sfida di stasera, se non proprio decisiva, quanto meno determinante per proseguire la rincorsa a un posto europeo.Diego Della Valle sempre più vicino ai colori viola, ce n'eravamo accorti, ma sottolinearlo fa sempre piacere.
Perchè pur nella bontà del lavoro svolto dal fratello Andrea, deus ex machina di questa rinnovata Viola, la presenza di DDV è comunque un'ulteriore garanzia sulla volontà dei Della Valle di tornare nelle posizioni che contano anche nel mondo del calcio. Dopo almeno un paio di stagioni da veri e propri orfani, soprattutto, di Diego Della Valle, adesso i giocatori viola ritrovano sempre più costantemente il loro primo tifoso. E se per Roncaglia gli occhi della tigre erano già attivati, chissà che dopo la visita di ieri sera, tutto il gruppo non abbia trovato ulteriori motivazioni per disputare una grande partita all'Olimpico.