IL PRIMO ESAME EUROPEO
La critica più ricorrente, tanto più di fronte all'altalena di risultati degli ultimi due mesi, è rivolta al tecnico, e tira in ballo una certa ripetitività che poco entusiasma. Sia perchè nei 90 minuti la manovra dei viola si sta facendo sin troppo monotona e prevedibile, sia perchè dopo un mercato in cui si è badato soprattutto a confermare i "big" ci si augurava che la Fiorentina fosse più simile al passato girone d'andata che non a quello di ritorno.
La preoccupazione principale, in pratica, è che questa squadra non si sia ancora ripresa dal calo (mentale o fisico che sia stato) accusato dopo l'ultimo mercato invernale. E che lo stesso Sousa non riesca a cambiare più di tanto volto a un gruppo la cui espressione si è fatta troppo intimorita e timida. Ecco perchè, già da domani a Salonicco, anche per il tecnico portoghese cominciano ad arrivare banchi di prova sempre più importanti.
D'altronde una delle principali delusioni dell'anno scorso è legata anche a un girone europeo nel quale la Fiorentina non ha certo confermato quanto fatto vedere in campionato. Chiudendo al secondo posto dietro al Basilea, e ritrovandosi il Tottenham nei sedicesimi. Con tutta la voglia che l'ambiente viola ha di vincere, altri passi incerti in Europa non farebbero altro che aumentare le similitudini tra la scorsa primavera e l'attuale autunno.
Ed è anche per questo che, sin da domani, la sfida del Toumba contro il Paok Salonicco assume i contorni di un primo, vero, grande esame per Paulo Sousa.