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IL PRIMO GIORNO

di Tommaso Loreto

All’apertura ufficiale della nuova stagione, o semplicemente del calciomercato, la Fiorentina si presenta con un nuovo allenatore e un nuovo staff, diverso da quello che aveva chiuso l’ultimo campionato ma anche da quello inizialmente individuato per guidare la squadra nella prossima stagione. Nel passaggio (obbligato) da Gattuso a Italiano i viola hanno probabilmente perso un vantaggio temporale non indifferente, ma questo non significa che l’ex allenatore dello Spezia non rappresenti una scommessa più che interessante.

E così una volta sistemata la panchina adesso si apre il periodo delle valutazioni, delle scelte sul mercato, delle riflessioni che Italiano avvierà anche e soprattutto alla luce del ritiro di Moena in cui osserverà tutti gli elementi a disposizione. Di contro la società è già proiettata verso un nuovo organigramma da svelare probabilmente oggi, e d’altronde più di un movimento (in uscita) racconta di cambiamenti non indifferenti.

Per un Burdisso che entra a coordinare il lavoro sul mercato estero, e chiaramente sudamericano, se ne sono già andati sia Marco Donadel che Dario Dainelli, entrambi poco convinti dalla proposta di sedersi in panchina ad allenare qualche squadra giovanile. Una posizione per certi versi simile a quella di Giancarlo Antognoni, ben poco entusiasmato dalla proposta di un incarico nello scouting dello stesso settore giovanile. 

Insomma la prima rivoluzione si è concretizzata all’interno di una dirigenza reduce da un mese tutt’altro che semplice, divisa tra rimediare allo strappo con Gattuso e il ricucire la situazione con lo Spezia affinché l’affare Italiano non pregiudicasse troppo i rapporti, adesso si tratta di capire e valutare quale sarà quella in arrivo in campo. Una metamorfosi forse non così ampia come molti vorrebbero, ma che prima di tutto dovrà risultare in linea con le idee di Vincenzo Italiano.