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IL PRIMO PASSO

di Marco Sarti

Meno di dieci ore alla prima sfida ufficiale della stagione viola. Contro il Cittadella (partita di Coppa Italia) la Fiorentina scende in campo per inaugurare l'anno del riscatto dopo la deludente e tormentata stagione scorsa. Una Fiorentina che è ancora un cantiere a cielo aperto, con giocatori che potrebbero andarsene e con altri che, sebbene non ancora a Firenze, potrebbero sintonizzarsi su La7 alle 18 con uno sguardo molto attento e interessato.

Sinisa Mihajlovic schiererà la migliore formazione possibile con Boruc in porta ("è lui il titolare" ha detto ieri in sala stampa) e Gamberini e Natali centrali di difesa con De Silvestri - che dovrebbe farcela nonostante la botta alla spalla rimediata a Reggello - e Pasqual sulle fasce. A centrocampo il neo acquisto Kharja sarà dirottato in panchina a favore del trio già collaudato Behrami, Montolivo, Lazzari. In attacco, infine, spazio a Cerci - uno dei migliori in questo precampionato - Jovetic e Gilardino, con l'attaccante biellese che potrebbe scendere al Franchi per l'ultima da giocatore viola (questa, infatti, sarà la settimana decisiva per il suo eventuale passaggio al Genoa, a quel punto la società si butterà sul mercato degli attaccanti in maniera decisa)

Mihajlovic però non vuole scherzi e tanto meno che i giocatori siano distratti dal mercato, consapevole dell'importanza basilare del match di stasera. "Quella di domani - ha detto ieri in conferenza stampa - è una partita fondamentale perché è secca e perché si gioca davanti al nostro pubblico". Insomma, tutti in Fiorentina sanno che la gara di questo pomeriggio riveste un'importanza tale da andare ben oltre il semplice cammino in Coppa Italia (già peraltro necessario per arrivare in Europa League). Sarà indispensabile per incanalare il giusto entusiasmo per concludere il mercato e per arrivare al derby col Siena (partita tanto basilare quanto difficoltosa anche quella) al meglio della condizione fisica e soprattutto mentale. Insomma: la partita di stasera rappresenta il primo passo di un lungo cammino che i viola devono intraprendere per tornare ad essere quella squadra capace di non porsi limiti e di esaltare il pubblico del Franchi.