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IL PROTOCOLLO DELLA DISCORDIA: CRESCE IL FRONTE CONTRARIO AI MAXI RITIRI

di Tommaso Loreto

Le perplessità sul protocollo da attuare per la ripresa degli allenamenti di gruppo, che già da ieri circolavano nonostante l’intesa sventolata dal Ministro Spadafora, diventano qualcosa di più nella serata di oggi e lo scontro si fa nuovamente incandescente. Se uno dei punti più dibattuti riguardava le responsabilità dei medici, adesso sono anche i ritiri delle squadre (da minimo due settimane) a far saltare i patti, e non ci sarebbe da sorprendersi di fronte a un comunicato della Lega che molti danno già in arrivo.

Di certo c'è un fronte sempre più esteso che si schiera contro il protocollo, formato da Inter, Milan, Napoli, Cagliari, Verona, Atalanta, Sampdoria e Genoa, mentre in casa viola si attende il da farsi pur tenendo viva l'ipotesi di non rinchiudersi in albergo. 

Perchè tutte quelle società che non possiedono una foresteria all’interno dei centri sportivi, dunque anche quella viola, stanno prendendo in considerazione anche ipotesi alternative alla reclusione continuata e continuativa in uno stesso hotel, semplicemente permettendo ai calciatori di poter tornare liberamente a casa al termine delle sedute. Il tutto mentre la FIGC pensa a un pool di controllori che possano monitorare il rispetto delle varie prescrizioni alla luce delle partitelle che già la Lazio starebbe disputando a Formello. 

Molto più che una retromarcia, insomma, semmai una vera e propria tanica di benzina sulla discussione intorno alla ripresa del calcio e alla conclusione della stagione. Scontato che a questo punto il dibattito debba per forza riprendere in vista di lunedì quando gli allenamenti di gruppo saranno nuovamente consentiti, perchè se in un primo momento il protocollo medico aveva ricevuto l’avallo della FIGC e della Lega adesso tutto sembra tornare nuovamente in discussione, tanto più in merito ai maxi ritiri.