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IL QUID CHE MANCA

di Giulio Incagli

Emanuele Giaccherini è il simbolo dell'Italia di Conte. Per temperamento, per personalità, per disciplina, ma anche per umiltà e soprattutto per doti tecniche. È stato l'Europeo delle rivincite, dei riscatti, come quelli di De Sciglio, Parolo e proprio Giaccherini. L'esterno del Sunderland ha superato a pieni voti un esame che sembrava quantomeno proibitivo, diventando anche uno dei leader carismatici della spedizione azzurra. L'Europeo della consacrazione.

Per seguire la moda sarebbe necessario lanciare un hashtag. Sui social del resto sono in molti a caldeggiare il suo arrivo a Firenze e in giornata anche il procuratore di Giaccherini, Furio Valcareggi, ha aperto nuovamente ad un suo passaggio alla Fiorentina. Nonostante un Europeo straripante, il cartellino dell'ex Juve non sembra essere lievitato più di tanto. L'età e il contratto in scadenza nel 2017 certamente hanno influito sul prezzo fissato dal Sunderland intorno ai 7 mln di euro. La concorrenza certamente non manca, con il Bologna che ha un'opzione sul riscatto e con il Chelsea di Antonio Conte che resta alla finestra, ma la sensazione è che la Fiorentina abbia una corsia preferenziale e sia anche la destinazione maggiormente gradita allo stesso Giaccherini. Provarci, adesso, diventa quantomeno doveroso.

Un giocatore così alla Fiorentina manca. Sia sul piano tattico, che soprattutto su quelli del temperamento, dell'esperienza internazionale e della personalità. Spesso abbiamo criticato la squadra sotto l'aspetto caratteriale e lo stesso Sousa ha denunciato un calo mentale durante la stagione. Il Giaccherini visto in Francia serve come il pane a questa Fiorentina.