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IL RETROGUSTO PIACEVOLE DI UN PUNTO GUADAGNATO

di Tommaso Loreto

Ha un retrogusto molto più olandese che non toscano il pari al termine di Fiorentina Napoli. Il punto che la squadra di Italiano porta a casa dopo 90 minuti solidi, anche grintosi, è sicuramente diverso da quello che aveva sollevato qualche delusione una settimana fa al Castellani, ed è inevitabile sia così anche per il valore degli avversari. Al cospetto di un Napoli partito forte in questo avvio di campionato i viola raramente arretrano e se la giocano alla pari nonostante le fatiche di coppa.

Non un aspetto banale per una Fiorentina appena all’inizio di un vero e proprio tour de force come quello che si preannuncia all’orizzonte tra campionato e Conference League e chiamata ieri sera ad affrontare la prima vera “big” della stagione. Molti meriti per il punto guadagnato ieri sera vanno a un Amrabat ormai consolidato nella linea mediana, così come sulla corsia sinistra Sottil avrà sì peccato di egoismo in talune circostanze ma mettendo comunque pressione a Di Lorenzo, mentre se qualcosa va ancora registrato è in attacco che serve migliorare.

Perchè Ikonè è autore di un passo indietro rispetto alla prova incoraggiante di Enschede, e perchè Jovic continua a essere poco servito anche per il poco movimento fuori dall’area di rigore. Nel finale di gara il serbo è tra quelli più in difficoltà, segno di una condizione tutta ancora da trovare, e più in generale non sembra ancora in grado di guidare una fase offensiva che ieri sera si è retta sugli strappi di Sottil.

Un aspetto su cui lavorare già da mercoledì, per affrontare l’Udinese e arrivare nelle migliori condizioni alla sfida di sabato contro la Juventus, pur con la consapevolezza che in queste prime cinque sfide della stagione due vittorie e tre pareggi rappresentano un buonissimo risultato oltre che un dato d'imbattibilità da non snobbare. Tanto più per un gruppo che soltanto venerdì, all'alba, è rientrato dall'Olanda.