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IL RILANCIO DELL'EX

di Iacopo Barlotti

Dalle varie bistecche... all'aMatriciana, tanto per restare in tema culinario. La gara di giovedì sera vedrà il rilancio in attacco di Alessandro Matri, dopo che domenica scorsa in campionato l'ex rossonero è stato tutta la partita a sedere in panchina per ricaricare le pile dopo un periodo di appannamento. 
Non che il bottino di Matri sia stato, finora, irresistibile. In campionato, dopo la doppietta con assist nel 3-0 di Catania, l'attaccante lodigiano non è riuscito più a timbrare il cartellino. E nelle ultime due gare, contro Parma e Lazio, nonostante sia partito titolare la sua prova è andata ben al di sotto della sufficienza.

Un po' meglio è andata in Europa League, visto che a Esbjerg riuscì a sbloccare il risultato con un gol da applausi (stop volante di destro e gol di sinistro) contro una squadra comunque modesta. In totale, aggiungendoci anche la Coppa Italia, scopriamo che il bottino di Matri parla di 3 gol realizzati in 652 minuti giocati, e che su 11 presenze in ben 9 occasioni è rimasto a secco.

A Firenze 1 gol ogni 217 minuti. Numeri non ancora all'altezza del Matri juventino, che con la maglia bianconera (con cui ha giocato dal 2010 al 2013) ha realizzato 29 reti totali (media di 1 gol ogni 172'). Ma dopo mezza stagione passata da separato in casa al Milan non era facile ritrovare condizione e rendimento in breve tempo. Adesso Matri è fresco, riposato (l'ultima partita l'ha giocata dieci giorni fa, il 2 marzo contro la Lazio) e giovedì se la vedrà proprio contro la sua ex squadra, in quello stadio dove - lo scorso anno - alla Fiorentina segnò scalzo. Potrebbe giocare assieme a Ilicic, in attesa di una coppia con Gomez che finora sa di esperimento rimandato.