IL RINNOVO CHE SERVIVA
Non ce ne voglia Dusan Vlahovic, al centro delle voci di mercato e del cui rinnovo di contratto si parla ormai da giorni, con la Fiorentina pronta a offrirgli un ingaggio top pur di trovare un'intesa sino al 2024, ma adesso i riflettori si accendono su Nikola Milenkovic e il suo ritrovato entusiasmo. La situazione relativa al difensore si è risolta solo tra mercoledì e giovedì, quando ancora la sua permanenza a Firenze sembrava un miraggio: poi improvvisamente la cessione di Pezzella e la firma del classe '97 sul suo nuovo contratto. Tra sorrisi e belle parole. Ieri, allo stadio Olimpico, l'ex Partizan si è preso la scena almeno per qualche minuto segnando il gol del momentaneo pareggio, con il quale ha cancellato l'errore commesso precedentemente nei tempi di uscita sul gol di Mkhitaryan.
Indubbiamente il migliore in difesa, malgrado le luci e le ombre, Milenkovic ha così dimostrato l'importanza del suo prolungamento con il club di viale Manfredo Fanti, del quale si era già detto entusiasta al momento della firma: "Sono molto contento ed orgoglioso di questo rinnovo. Mi interessava solo di vedere la prospettiva del club e di squadra, quello che vedo oggi è uno stile di gioco del mister che mi piace dove posso migliorare ed esprimermi al meglio. Poi vedo sinergia tra mister e squadra che mi dà la sensazione che le cose andranno bene". Adesso testa al Torino, anche perché ad aspettare Nikola c'è un duello che già nel corso della passata stagione si era rivelato acceso, quello col Gallo Belotti, con cui non sono mancate le scintille in occasione dell'ultimo Torino-Fiorentina. Avanti tutta.