IL RITORNO DEL PRINCIPINO
16 presenze (con molti spezzoni) in Serie A, 2 in Europa League e 0 in Coppa Italia per un totale di 1067 minuti giocati finora in questa stagione: troppo poco per uno dei “tre tenori” viola, per chi in questi primi due anni di gestione Montella (71 presenze) veniva considerato da tutti come uno dei principali artefici della rinascita gigliata.
Tante ombre e poche luci quest'anno per Alberto Aquilani a causa della stessa fastidiosissima tendinopatia achillea che lo aveva perseguitato durante la sua prima avventura all'ombra del Duomo e che per diversi mesi gli ha impedito di allenarsi con quotidianità costringendolo ad effettuare numerose visite e cure specialistiche tra Londra e Monaco di Baviera. Adesso, l'ex Roma può dirsi però finalmente recuperato ed è pronto ad aiutare la squadra nel momento topico della stagione tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Contro avversari come Tottenham e Juventus, la Fiorentina avrà infatti bisogno anche della classe, delle reti e degli assist (rispettivamente 7 e 5 nel 2013/2014 e 7 e 1 nel 2012/2013, a dispetto dell'unico gol realizzato contro la Dinamo Minsk e degli zero assist del 2014/2015) del suo numero 10, determinato a rilanciarsi dopo tante settimane vissute nell'oblio. D'altronde, nonostante la lunga assenza, la fiducia di tecnico, compagni e società Aquilani non l'ha mai persa: lo dimostra in maniera lampante il mancato acquisto di un nuovo centrocampista nella sessione di mercato appena trascorsa.
Contro l'Atalanta Aquilani era in panchina e non è da escludere che già nella sfida di sabato prossimo col Sassuolo Montella possa fargli riassaporare il rettangolo verde. Il centrocampista azzurro sarà così una delle armi in più sulle quali l'aeroplanino potrà contare nei prossimi mesi, fondamentali tanto per la Fiorentina quanto per lo stesso calciatore, ancor più sott'esame visto il contratto in scadenza a giugno.