IL RITORNO E IL COMPLEANNO
Probabilmente è solo una formalità, la sfida di stasera con l'Esbjerg - se è vero che al Franchi le radioline di molti saranno sintonizzate su Trebisonda, in Turchia, dove la formazione di casa del Trabzonspor cercherà la rimonta contro la Juventus. Intanto, però, in campo contro i danesi dovrebbe toccare a una coppia sostanzialmente inedita, formata da Mario Gomez e Ryder Matos, insieme probabilmente a Joaquin.
Per Mario Gomez potrebbe essere stasera la prima da titolare dopo 5 mesi e mezzo dall'ultima volta, da quel 15 settembre 2013. Poi il lungo periodo ai box, e il ritorno in campo nel finale di Fiorentina-Inter. Un minutaggio in crescendo, dai 23' della sfida con i nerazzurri ai 36' di Esbjerg ai 32' di Parma. Per il momento un tiro in porta, un rigore negato (da Gervasoni) e una condizione da ritrovare. Ma che può migliorare solo giocando. Ecco perché, complice un Matri che deve rifiatare, stasera potrebbe davvero toccare a lui scendere in campo dal primo minuto.
Poi c'è Matos. Il giovane brasiliano, rientrato a luglio dal prestito al Bahia nel campionato brasiliano, doveva essere l'ultima scelta in attacco dietro a Rossi, Gomez, Joaquin, Ilicic, Rebic e Iakovenko (!). E invece Matos è alla soglia delle 30 presenze stagionali (stasera sarebbe la n.28), anche se da titolare ne ha giocate appena 7. Ma il bilancio è decisamente positivo: Matos era nell'undici iniziale del trionfo di S.Siro (Milan-Fiorentina 1-2), mentre in Europa ha un bilancio di 3 gol e 2 rigori procurati (nel gelo di Dnipropetrovsk e di Esbjerg). Oggi il ragazzo di coppa, classe 1993, compie 21 anni e ha un'altra chance per incrementare il proprio bottino. Il suo valore è in ascesa, la Fiorentina si gode il prodotto di un vivaio che comincia finalmente a dare i suoi frutti. In attesa di Mario. E di Pepito.