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IL SOGNO SI TRASFORMA IN INCUBO

di Redazione FV

Avevo scommesso che un rigore al Milan lo avrebbero dato entro i primi dieci minuti, invece lo stillicidio ci ha portato ad attendere gli ultimi dieci. Non si fa così, non si può far svanire un sogno quanto stai per agguantarlo. Avrei preferito che i rossoneri avessero fatto una goleada subito, come noi, almeno ci evitavamo questo stress fino alla fine. Mai patito tanto vincendo 5 a 1! Una striscione esposto a Pescara dai tifosi viola recitava “una bella sensazione” e così è stata, nel complesso, anche se non ha portato al  destino volesse mandarci un messaggio visto che i Viola, in quel momento, erano terzi in classifica. Andava tutto per il verso giusto finchè gli avversari non hanno messo in campo Rigorihno, sempre pronto a risolvere i problemi delle squadre in difficoltà, soprattutto di quelle blasonate ed in cerca di un traguardo, diversamente, di difficile raggiungimento. Forse al nostro ex Felipe non hanno detto che Balotelli basta guardarlo per farlo cadere in area e, se oltretutto gli tocchi la maglietta, sono guai!  Ci sono poi dei “diavoletti” maligni che proprio non possono vedere la Fiorentina la in alto e spingono il Milan al gol decisivo per la vittoria quasi insperata.
Quanto già eravamo pronti a partire per raggiungere lo stadio e festeggiare, è arrivata la doccia fredda. Con cosa possiamo riscaldarci? Con la soddisfazione di avere fatto comunque uno splendido campionato, di avere raggiunto l’Europa League, di avere battuto tanti nostri traguardi, vedi le vittorie in trasferta, di avere scoperto e riscoperto tanti calciatori. La nota più eclatante è legata alla tripletta di Ljajic, che porta a 11 i suoi gol di quest’anno e si conferma più prezioso del suo “fratello” maggiore Jovetic.
Mancava all’appello dei marcatori Mati Fernandez ed in extremis, nell’ultimo match, ha trovato anche lui il tiro vincente.
Nel clima da passerella ha fatto il suo ingresso sul rettangolo verde anche Giuseppe Rossi. Il suo sorriso, nell’inquadratura a bordo campo, la sua emozione palpabile, era quella di tutti noi e di tutto il calcio in generale per averlo recuperato.
Pochi minuti anche per Lupatelli, giusto il tempo di beccare un gol, ma il risultato era ormai più che acquisito.
A mente più lucida, e con tutto il tempo che ci sarà, faremo le dovute valutazioni finali su tutti coloro che ci hanno portato a vivere questo favoloso cammino, adesso c’è da smaltire questa delusione. Personalmente ero fra quelli che non credeva al miracolo ma vederselo scippare a tre minuti dalla fine, fa male. Ora serve solo dormirci su, sicura però che l’ultimo pensiero sarà quello di ringraziamento a tutto il club viola.

La Signora in viola