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IL SOLITO FINALE

di Tommaso Loreto

Quale sia il momento chiave, e i protagonisti coinvolti, ormai è chiaro. Il prossimo confronto tra Paulo Sousa e i vertici della Fiorentina si prende per forza tutte le prime pagine dei quotidiani, perchè poi è proprio da quella tavola rotonda che usciranno le strategie per l'immediato futuro. Un confronto – come detto – in ponte a breve, e al quale prenderà parte lo stesso Diego Della Valle come del resto capita per ogni decisione fondamentale del club.

Quel che è meno chiaro, semmai, è capire quello che sarà l'approccio alla vicenda. Perchè da un lato sarà necessario accantonare malumori e delusioni dettati da quel che poteva essere e non è stato, dall'altro andrà sanata una distanza fin troppo evidente tra le mire del tecnico e quelli che sono gli obiettivi della Fiorentina. Se ADV bene fa a rimarcare la dimensione dei viola (“Cercheremo di confermarci al quarto, quinto posto oltre che in Europa” ha detto domenica sera) dall'altra parte c'è un allenatore ambizioso che in più di una circostanza ha tirato in ballo una “cultura vincente”.

Servirà capire se, in altri termini, sarà possibile trovare un punto di contatto tra visioni diverse, e se in ambito decisionale si deciderà di tenere di conto anche uno stato emotivo della piazza a dir poco in picchiata. Recuperare feeling e passione con la tifoseria, in tal senso, diventa una delle priorità della Fiorentina di domani. Che, in assenza di fatti concreti a seguito di numerose parole, e a prescindere da cosa uscirà dal vertice con Sousa, rischia di ritrovarsi di fronte un popolo sfiduciato da annate (e finali di stagione) tra loro troppo simili.


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