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IL SORRISO DEL GIOCATORE AL VIOLA PARK, L'APPLAUSO DELLA SQUADRA: BOVE SEMPRE "UNO DI NOI" (VIDEO)

di Luciana Magistrato

Il volto sorridente e le foto con i tifosi, Edoardo Bove oggi non vedeva l'ora di rituffarsi in una normalità che si era interrotta 13 giorni fa, quando un'aritmia cardiaca lo aveva fermato durante Fiorentina-Inter. Soprattutto non vedeva l'ora di riabbracciare tutti i compagni, l'allenatore e la dirigenza con cui, in questi difficili giorni, è rimasto sempre in contatto. Oggi così è arrivato in macchina e poi dopo alcuni saluti ai dirigenti si è presentato, scortato dall'amico Danilo Cataldi, alla riunione della squadra vestito con la tuta della Fiorentina, proprio come tutti gli altri che vedendolo lo hanno a lungo applaudito. Momenti di normalità dicevamo, come una partitella di biliardo e due passi all'interno del centro sportivo, come mostra il video postato dalla società stessa.

Proprio ieri Daniele Pradè, in un saluto informale alla stampa, ha confessato che, se il trauma avuto da tutta la squadra il 1° dicembre non ha spezzato la magia che si è creata in questa stagione, è anche merito dell'intelligenza dello stesso Bove che ha saputo tirare su i suoi compagni con continue telefonate e messaggi di supporto dall'ospedale. Nonostante la riservatezza che ha contraddistinto lui e la famiglia, nessuno ha mai alzato muri con la Fiorentina tanto che anche il padre ha assistito ad una partita al Franchi, accanto al dg Ferrari. Quasi a sottolineare che giocatore, società e squadra sono sempre un tutt'uno.

E lo stesso Pradè ha poi confermato che la società non intende risolvere il contratto di prestito del giocatore per "restituirlo" alla Roma che ne detiene tuttora il cartellino: Bove resterà tesserato con la Fiorentina fino a fine stagione anche senza poter giocare. Il centrocampista aspetta i risultati dei tanti controlli fatti in questi giorni a Careggi e quando avrà il quadro clinico chiaro sarà lui a prendere ovviamente delle decisioni, anche con le due società visto che le possibilità di vederlo in campo in Italia sono poche. Ma intanto la cosa più importante è averlo rivisto con il sorriso sulle labbra e di nuovo al Viola Park, come un giocatore viola a tutti gli effetti, come "uno di noi". Per i giocatori della Fiorentina, in vista della gara con il Bologna,  nell'abbraccio con il compagno trovano sicuramente una motivazione in più. Il resto verrà con il tempo. Intanto con la famiglia e la compagna sta decidendo dove passare un Natale sereno.