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IL SUO PRIMO TRIPLETE

di Andrea Giannattasio

Se dovessimo analizzare causticamente la stagione della Fiorentina, sapremmo bene quale giudizio assegnare agli uomini di Mihajlovic; e di certo la communis opinio dei tifosi viola non rispecchia propriamente il giudizio che la dirigenza gigliata ha dato a questa sfortunata annata; ma se dovessimo, più accortamente, valutare nel suo complesso la stagione dell'ACF Fiorentina, intesa come società che investe tanto per la prima squadra quanto, e questo è un gran bel privilegio, nel settore giovanile, forse capiremmo che probabilmente quello che si è appena concluso è stato un anno importantissimo, forse addirittura fondamentale per gli anni venturi.

Già, proprio come basilari sono le 'fondamenta' su cui deve necessariamente poggiare una rosa, un settore, un'intera società. E la partita che ieri sera ha consegnato ai talentuosi ragazzi di Guidi il titolo di Campioni d'Italia 'Giovanissimi' si va a sommare alla vittoria, altrettanto strepitosa, dei giovani della Primavera allenati da Buso in Coppa Italia, due compagini che in questa travagliata stagione hanno, se non altro, addolcito il retrogusto amaro lasciato al popolo viola dalle altalenanti gesta della Prima squadra, nel corso di un campionato il cui esito si è incagliato goffamente negli anonimi meandri del centroclassifica.

Bene, dunque, ha fatto Pantaleo Corvino a ricordare il suo primo 'triplete' da quando è alla guida della Fiorentina e del suo settore giovanile: lo scudetto due anni fa con gli Allievi, la Tim Cup della Primavera e il titolo dei Giovanissimi quest'anno sono tre importanti punti di partenza per la programmazione del futuro della Fiorentina. E se davvero il buongiorno si vede dal mattino, la società viola in futuro potrà di certo dormire sonni tranquilli, certa di avere di fronte a sé un avvenire saldo ed impostato con sapienza su solide fondamenta.


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