IL TALISMANO
Andrà a finire che i tifosi viola, lo stadio “San Paolo” di Napoli, lo considereranno un vero e proprio talismano. Perchè ormai, da circa tre stagioni, quando la Fiorentina scende in Campania torna a casa più o meno sempre soddisfatta. Accadde con Prandelli quando i viola addirittura vinsero 3-1, accadde con Mihajlovic nell'anno scorso nella gara probabilmente migliore di quella Fiorentina. Ed è accaduto ieri sera, con un pareggio che, comunque lo si guardi, premia i gigliati.
Uno 0-0 che volendo potrebbe persino andare stretto a Jovetic e compagni (anche se graziati sul fallo di mano di Pasqual), sopratutto alla luce di un primo tempo dove il gol non arriva solo grazie a De Sanctis, abile a dire no prima a Montolivo e poi a Natali (prestazione d'altri tempi la sua). Ma non c'è solo la grinta messa in campo per oltre un'ora a far ben sperare. Ci sono le dinamiche di un centrocampo che ha retto, e Behrami piazzato davanti alla difesa sembra essere in tal senso una scelta vincente, di una difesa che gira e di un attacco dove Cerci, ieri sera, per tutto il primo tempo è apparso imprendibile.
Resta da capire, semmai, se l'esperimento Jovetic abbia del tutto funzionato. Il montenegrino non è andato male nel ruolo da prima punta, e si è anche dannato l'anima, ma la sensazione resta che JoJo possa muoversi meglio alle spalle di un centravanti piuttosto che al suo posto. Analisi da effettuare in questa settimana in cui i viola si prepareranno a ricevere la Lazio con 7 punti in 4 gare, che è bottino di tutto rispetto. Se contro il Parma qualche dubbio era rimasto per la qualità del gioco, la nottata di Napoli sembra spingere la Fiorentina lungo la rotta giusta. E non solo perchè, evidentemente, il “San Paolo” porta bene ai fiorentini.