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IL TEMPO DEI... RISCATTI

di Tommaso Bonan

Il mercato, possiamo dirlo, è stato il vero protagonista di questi ultimi giorni orfani del campionato. Un proliferare continuo di voci, trattative più o meno concrete, sondaggi. Tutto il menu completo insomma. Ma la coppia Pradè-Macia, al di là di tutti i possibili obiettivi futuri, in questi mesi saranno chiamati ad affrontare anche un altro aspetto estremamente delicato, ovvero quello dei riscatti e delle comproprietà.

In casa viola, infatti, i casi spinosi di certo non mancano: ogni reparto vede giocatori che, chi più chi meno, si giocheranno il loro futuro in maglia viola proprio in queste ultime nove giornate di campionato. Ma prima partiamo dalle certezze. I due elementi più importanti presenti in questa lista sono Juan Cuadrado ed Emiliano Viviano. Il colombiano, autentico protagonista della cavalcata viola, è in prestito (oneroso) dall'Udinese, e le due società hanno l'accordo per il riscatto della metà. Ai friulani, dunque, andranno circa 5 milioni e mezzo per la comproprietà, e Cuadrado sarà sicuramente una delle frecce a disposizione di Montella anche per il prossimo anno. Per Viviano inizialmente il prezzo per il riscatto era fissato sui 7.5 milioni, cifra che, vista anche la precaria situazione del Palermo (il rischio serie B è concreto), inevitabilmente calerà non appena inizieranno le contrattazioni. Molto probabile la fumata bianca. Anche per Tomovic, arrivato in comproprietà questa estate dal Genoa per 2.5 milioni, non dovrebbero sussistere particolari dubbi. Le 21 presenze collezionate fino adesso, accompagnate da una preziosa duttilità tattica, rappresentano delle buone garanzie. Altro nome è quello di Giulio Migliaccio, il quale si è rivelato, oltre che un vero uomo spogliatoio, anche un elemento affidabile all'interno della rosa. In questo senso, il diritto di riscatto fissato a 2 milioni non sembra costituire un ostacolo.

I giocatori in prestito che fino a questo punto, invece, hanno deluso o quantomeno avuto un rendimento al di sotto delle aspettative, sono Cristian Llama, Momo Sissoko e Marcelo Larrondo. L'esterno argentino ha collezionato fin qui solo 5 presenze (1 da titolare) e non sembra rientrare nei piani di Montella per la prossima stagione. Inoltre il prezzo del riscatto, concordato a 3 milioni, appare decisamente elevato. Anche l'impatto di Larrondo e Sissoko, arrivati a gennaio nel mercato di "riparazione", è stato alquanto ininfluente. Per l'argentino, forse complice l'esplosione di Ljajic e il relativo cambio di modulo, un solo gol e tanta panchina. Nel caso di Sissoko (prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 3.5 milioni) è stata determinante in negativo la pessima condizione fisica con cui si è presentato in riva all'Arno. Per il maliano solo 3 presenze con 32 minuti giocati. Per questi due giocatori, come detto, le ultime apparizioni di questa stagione saranno fondamentali per dimostrare di poter far parte della spedizione viola anche il prossimo anno.

In definitiva, per capire quanto la società dovrà (e vorrà) spendere per gli eventuali riscatti è ancora presto. Inutile dirlo, alcune cifre concordate in precedenza saranno limate o modificate. Certo, c'è da tener conto anche dei giocatori viola attualmente parcheggiati in altre squadre e le possibili entrate nelle casse gigliate che potrebbero derivare dalle loro eventuali cessioni a titolo definitivo. Anche su questo punto Pradè e Macia dovranno lavorare con attenzione. Tra i vari Cassani, Olivera, Vargas, Lazzari, Felipe e De Silvestri, a convogliare maggiormente l'attenzione ci sarà proprio Alessio Cerci. Il suo destino sembra essere lontano da Firenze. Entro giugno sapremo in che modo gli uomini mercato viola vorranno gestire questa preziosa risorsa.