IL TITOLARE CHE NON TI ASPETTI
Dieci presenze lo scorso anno sulle 38 partite di campionato, di cui solo 4 da titolare. 2 su 2, invece, in questa stagione. E dire che la concorrenza nel ruolo è davvero spietata. Stiamo parlando di Rômulo Souza Orestes Caldeira, per i fiorentini semplicemente Romulo, brasiliano arrivato nello scorso mercato estivo dall’Atletico Paranaense. Il numero 92 gigliato si è trasformato da oggetto misterioso del quale in molti non conoscevano neanche la voce, a elemento importantissimo nello scacchiere tattico di Montella. Corsa, dribbling e quell’imprevedibilità tipica dei brasiliani ne hanno fatto un jolly a cui Montella non ha voluto rinunciare, nonostante le indiscrezioni di mercato lo avessero più volte dato fra i partenti sicuri, probabilmente verso la Ligue 1 francese. Romulo invece si è rimboccato le maniche, ha lavorato duro e si è imposto all’attenzione dello staff tecnico viola, conquistando fin dalle prime amichevoli estive un ruolo di primo piano nelle idee di Montella. La concorrenza nel ruolo, come dicevamo, è davvero notevole, complice il mercato portato avanti dalla società gigliata. Borja Valero, Pizarro, Cuadrado, Della Rocca, Migliaccio, Olivera, Cuadrado, Mati Fernandez, Llama e Aquilani sono i suoi “avversari” della linea mediana: non male, insomma, per il brasiliano di Pelotas essersi riuscito ad imporre. Adesso ci sarà solo da attendere il pieno recupero proprio di Alberto Aquilani, interno di destra designato titolare di inizio stagione assieme a Pizarro e Borja Valero. Forse l’ex Liverpool alla lunga si prenderà il posto che tutti immaginavano suo a Moena, ma almeno Montella sa di poter contare anche su Romulo, un brasiliano atipico che alla buona tecnica di base unisce corsa, grinta e voglia di combattere. L’ideale per ogni allenatore, sia per il campo, sia per la panchina. Montella lo sa, e per questo motivo ha deciso di non privarsene. Scelta, almeno per il momento, ripagata sul campo con i fatti.