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IL TORMENTONE DELL'ESTATE

di Dimitri Conti

Sono passate poco più di ventiquattro ore dalla fine del mercato, e nell'ambiente della Fiorentina le discussioni e i dibattiti intorno alle trattative portate avanti da Pradè e Barone, come da tradizione cittadina, non si sono placate. La finestra appena conclusa ha lasciato piuttosto divise le varie anime presenti all'interno della tifoseria, e più in generale del pianeta, viola. Il nome che in assoluto è stato l'oggetto delle attenzioni, e che ha lasciato più strascichi dietro sé e il suo mancato arrivo, è stato quello di Rodrigo De Paul.

Certo, il profilo dell'argentino classe '94 dell'Udinese non è stato l'unico colpo da novanta valutato in casa viola, ma viste le condizioni in campo sembrava senz'altro quello più realizzabile. Per Berardi il Sassuolo spara alto ormai da anni, e le uscite di Politano e Suso rispettivamente da Inter e Milan sono sempre apparse quasi impossibili. Sul conto di De Paul invece le sensazioni erano differenti, ma alla fine il trequartista è rimasto a Udine, dove potrà continuare a godere di lui il tecnico Tudor.

Quest'oggi, poi, sono arrivate le versioni della storia fornite dai due principali attori interessati, i due direttori sportivi Daniele Pradè e Pierpaolo Marino. Il primo, accusato ieri da qualcuno di aver perso la sua proverbiale eleganza in questa trattativa, ha voluto precisare nella conferenza stampa di fine mercato di non aver presentato offerte perché "da parte dei Pozzo non c'è mai stata l'intenzione di vendere il giocatore". Confermando di fatto le sue precedenti dichiarazioni, quando chiuse la porta De Paul a poche ore dalla fine della sessione. Seguito a stretto giro di posta dal suo omologo sulla sponda friulana. Marino ha infatti spiegato: "Sono più le voci dei giornali che non le trattative. La Fiorentina è stata quella più interessata, ma non ha mai fatto offerte tali da impensierire la società. Anche tutto quello che si è scritto fa parte di una letteratura che non aveva riscontri nella realtà".

Che venga considerata concretezza o letteratura, senz'altro i viola hanno provato l'assalto a Rodrigo De Paul, senza riuscire però a regalare all'ambiente viola il tanto agognato grande colpo. Diventato tormentone estivo: a Firenze la speranza è che questo status non lo mantenga anche nei prossimi mesi. O che, peggio, non divenga rimpianto.