IL VALZER DEL CENTRAVANTI
Il valzer dell'attaccante suona da lungo tempo. A ritmi bassi, perché se l'acuto si chiama Santiago Silva c'è poco da far piroette. Però quando le sirene tornano periodicamente, gli indizi fanno più di una prova. Via col nome, allora, sulle tracce della punta che verrà: perché davanti ad un'offerta giusta Alberto Gilardino può partire. Il vecchio amore non si scorda mai, per questo il Genoa e l'Olympique Marsiglia drizzano nuovamente le antenne e sono pronte a sedersi al tavolo con Pantaleo Corvino. L'agente Bozzo, lecito e comprensibile, smentisce le voci di un possibile addio. Però la panchina non è stata digerita con gusto, col Siena s'aspettava di giocare e vedersi superare dai compagni di reparto non è stato panettone gradito al bomber di Biella. C'è poi Santiago Silva, appunto. Tanque senza cingoli, un gol per grazia e rigore ricevuto, c'è solo da capire se il regolamento può permettergli di tornare in Argentina in inverno. Dulcis in fundo Khouma El Babacar: il Bari è soluzione caliente, nonostante le temperature rigide. Il problema è che non gradisce l'ipotesi B, per questo le trattative per il prestito proseguiranno ancora, ad oltranza.
Mauricio Pinilla è il primo nome della lista. Purtroppo infortunato a più riprese, ha però qualità tecniche importanti ed è un nome che la Fiorentina tiene in forte considerazione. Su Vincenzo Iaquinta i viola restano vigili: operazione low cost, attaccante di scorta di qualità che farebbe rima con rilancio del progetto. Il prestito di Sergio Floccari rimane altrettanto un'idea, ma di riserva, occhio anche a Filippo Inzaghi. Idea affascinante, rivederlo in tandem magari con Gilardino rievocherebbe i fasti di Milano. Esperienza, gol, carattere. Anche per lo spogliatoio, sarebbe bella medicina. Per ora è una suggestione, ma ha le valigie in mano e da qualche parte dovrà pure andare. C'è pure la Lazio, sulle sue tracce, e proprio nei biancocelesti fa gola ai viola Libor Kozak. Il valzer è iniziato, o meglio ripreso. Altro giro, altra piroetta, con l'augurio che stavolta non si concluda con un casquè.