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IL VERDETTO CHE SERVIVA

di Tommaso Loreto

Il verdetto è arrivato, secco e cinico come una sentenza scontata. E suona a favore di chi rincorre l'Europa. A Roma il Milan regge l'urto della Juve per il primo tempo, mettendoci anche del proprio, ma capitolando nei primi venti minuti della ripresa e sventolando bandiera bianca a un quarto d'ora dal termine con l'autogol di Kalinic (proprio lui...) che sancisce il 4-0 finale. I bianconeri chiudono il conto sfruttando soprattutto i calci piazzati, ma la superiorità è evidente, a tutto campo. 

L'atteso verdetto della Coppa Italia laurea dunque la squadra di Allegri campione aprendo le porte a una terza qualificata all'Europa League dalla classifica in campionato. Con i bianconeri già in Champions, in altri termini, in Europa League andranno la quinta, la sesta e la settima classificata, quest'ultima chiamata a giocarsi due turni preliminari prima del play off decisivo per l'accesso al girone europeo. In totale sei gare. 

Quello che in teoria il mondo viola si augurava è avvenuto, la risposta adesso dovrà arrivare dal campo, domenica contro il Cagliari. Quando una vittoria spalancherebbe scenari europei condizionati dal risultato di Bergamo dove andrà a giocare il Milan. Metabolizzare il pesante k.o. della finale potrebbe rappresentare un problema in più per Gattuso, motivo per spingere e caricare la Fiorentina verso una rincorsa non più all'Atalanta, bensì al Milan.

Trattasi ovviamente di calcoli e tabelle che la squadra non dovrà fare, mantenendo intatta la concentrazione sulla delicata sfida al Cagliari. Però è chiaro che a 180 minuti dal termine l'ufficialità del valore europeo del settimo posto non può che rendere il finale di questa stagione ancora più intrigante