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IL VERO VINCITORE (CHE ASPETTA L'1%)

di Andrea Giannattasio

È la vittoria di Paulo Sousa, su tutta la linea. È questo il pensiero comune di tutta Firenze nel day-after di Fiorentina-Milan, nella giornata che consacra i viola come la vera rivelazione del primo turno di campionato. Rossoneri schiacciati, annientati dallo strapotere della formazione gigliata e tante piccole vittorie. Che insieme contribuiscono a dare lo scettro di vero vincitore al tecnico portoghese, che nell’undici iniziare anti-diavolo aveva spiazzato davvero tutti. Dalla formazione, per tanti azzardata, ad un’identità di gioco aggressiva e da grande squadra che già si era vista con ottimi risultati contro Barcellona e Chelsea fino alle rivincite dei singoli. Quella per Ilicic, trattenuto a forza a Firenze da Sousa dopo le tante sirene arrivate in estate sul suo conto, e quella per Nikola Kalinic, voluto fortemente dal tecnico viola e ieri tra le più belle rivelazioni del successo gigliato. Un successo, insomma, su tutta la linea. Nonostante quella che proprio Paulo aveva definito la settimana più difficile della sua prima gestione fiorentina. 

Una macchina da guerra la Viola vista per 90’ contro il Milan, una squadra apparentemente perfetta (nella formazione iniziale erano divisi tra panchina e tribuna almeno quattro titolari…) che però a questo punto necessita di essere completata a dovere. Con quell’1% invocato anche da Andrea Della Valle che potrebbe consegnare nelle mani di Sousa una squadra completa in tutti i reparti. Cedere gli ultimi esuberi e completare la rosa con innesti mirati vorrebbe dire garantire un ricambio qualitativamente adeguato ad una squadra che in ogni partita dovrà sempre dare il 100% sotto l’aspetto dell’intensità e dell’agonismo. Sousa spera di ottenere ancora un mediano dall’ultima settimana di mercato anche se al momento tutte le attenzioni del comparto sportivo sono concentrate sull’attacco, con Baez e Iturbe che sono i nomi in cima alla lista di Daniele Pradè e del dg Rogg (l’argentino della Roma è una trattativa indipendente dal futuro di Joaquin, che è stato comunque blindato ancora una volta dalla società). Non garantire quell’1% al vero vincitore della notte di Firenze sarebbe davvero un peccato.