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IL VICE-GONZALO

di Pietro Lazzerini

Massimo Ambrosini e la sua seconda giovinezza. La Fiorentina ha scommesso su di lui, e fin dai primi giorni di ritiro ha subito capito di aver fatto bene. L'esperienza e la determinazione messa in campo dall'ex-Milan, fa la differenza nei momenti di sofferenza, ed averlo in campo è un po' come avere un secondo allenatore che ti guida nelle difficoltà. Arrivato per giocare in tutti i ruoli del centrocampo a tre di Montella, Ambro potrebbe presto trasformarsi nuovamente, questa volta nel ruolo di difensore centrale. L'infortunio di Ahmed Hegazy ha aperto il dibattito sul numero di difensori all'interno della rosa viola, ma Montella, Macia e Pradè, dopo attenta analisi tattica, non hanno avuto dubbi nel mantenere la squadra così com'è, senza ulteriori innesti, e sopratutto dando fiducia ai giocatori già sotto contratto. 

Tra tutti i calciatori a disposizione del tecnico napoletano, è proprio il numero 21 gigliato a rispondere maggiormente alle caratteristiche di un centrale difensivo, sopratutto se si pensa ad una difesa a tre uomini. Tecnica da centrocampista, grande colpo di testa e buone capacità di marcatura. Ecco cosa serve, di base, per un difensore che ai vecchi tempi veniva chiamato "libero". Gonzalo Rodriguez non potrà certo giocare tutte le gare in programma da qui alla fine della stagione, e quindi, alternandosi alla difesa a 4 dove ancora Ambrosini non può giocare per ovvi motivi tattici, l'avvicendamento con l'esperto centrocampista sarà un'evoluzione naturale. 

L'impiego nel ruolo di centrale difensivo, potrebbe anche permettere ad Ambrosini di giocare più partite e di allungare una carriera che qualcuno aveva già dato per conclusa. Un modo per stancarsi meno pur mantenendo alta la concentrazione ed il livello di esperienza della squadra. Un'altra scommessa sta per essere messa a punto da Montella e dai suoi uomini, e l'ex capitano del Milan è pronto per far sì che il club viola riscuota un altro grande successo.