IMPARATE DA QUEI DUE
Siamo storditi in questi giorni, affranti da un presente inquieto dove la nostra Fiorentina non brilla più alla ricerca di una condizione e di un gioco che sembrano non le siano mai appartenuti e da una classifica deficitaria e lontana dalle aspettative. Non pensavamo certo di lottare per lo scudetto, ma nemmeno di arrancare così tanto. Se guardiamo allo scorso anno, in questi giorni eravamo piacevolmente travolti dallo slogan “salutate la capolista”, increduli noi stessi di trovarci in testa al campionato e di vedere la Viola additata come la squadra che giocava il miglior calcio d’Italia.
Questa settimana è stata l’apoteosi del guardarsi indietro perché abbiamo ritrovato a Firenze l’essenza pura della fiorentinità calcistica ammirando in campo le due stelle che hanno brillato di più nella nostra storia. Vedere insieme Antognoni e Batistuta ha fatto venire i brividi e il magone a tutti i tifosi viola. Sono stati la nostra eccellenza, il sentirsi orgogliosi di tifare Fiorentina anche se si è sempre vinto poco, tanto noi avevano Antonio e Batigol.
Abbiamo rinsaldato la certezza di quanto contino le bandiere e gli uomini che sanno caricarsi sulle spalle una intera squadra e deciderne le sorti. Sicuramente adesso è un calcio diverso, ma l’appeal tecnico e caratteriale che hanno questi calciatori purtroppo a Firenze non è riscontrabile in nessuno. Spero tanto che entrambi possano entrare in qualche modo nella società per poter raccontare e spronare gli attuali e futuri calciatori a vestire la maglia viola con onore e rispetto.
Sentire Batistuta che considerava la Fiorentina la sua “fidanzata” ci riempie d’orgoglio e sarebbe bello che lo stesso sentimento d’attaccamento ai nostri colori lo provassero, non dico tutti, ma anche solo alcuni dei calciatori che fanno parte dell’attuale rosa. Questo ci aiuterebbe a raggiungere obiettivi importanti invece stiamo discutendo, visto che la sosta del campionato ci porta a rimuginare sull’ultima Fiorentina, di mancanza di stimoli, di confusione di ruoli, di lassismo cronico.
Noi non chiediamo la luna e travolgiamo d’amore, anche a distanza di molti anni, coloro che sono stati “di Firenze vanto e gloria”. Speriamo pertanto che sia rimasta sul manto verde del Franchi un po’ di energia, una scossa che possa travolgere Sousa e i suoi ragazzi, molti a giro con le nazionali, per poter svoltare questo inizio triste di stagione. Che la forza di Antognoni e Batistuta sia con noi!
La Signora in viola