IN ATTESA DEL RUSH FINALE

Una pausa arrivata al momento giusto. Per rifatare e riordinare le idee in vista di un ennesimo tour de force che si preannuncia decisivo in vista della corsa che porta all'Europa che conta. La Fiorentina stacca la spina. Lo fa alla luce di un ciclo di ferro che ha portato in dote in casa viola un bottino di sei vittorie ed un ko con molte recriminazioni, una classifica finalmente interessante e maggiormente livellata verso le zone alte oltre che una qualificazione ai sedicesimi di Europa League: un ottobre ed un inizio di novembre da voti altissimi per la truppa di Montella. Il calendario che però i viola troveranno al loro rientro dalla pausa (incrociando, come di consueto, le dita per quanti saranno impegnati a giro per il mondo con le rispettive selezioni) non sarà più di tanto leggero rispetto alla sfilza di gare terminate ieri sera con il successo con la Sampdoria.

Tra il 24 novembre (giorno della trasferta in Friuli contro l'Udinese) ed il 22 dicembre (ultima gara prima della sosta natalizia), i viola dovranno sostenere sette gare in 29 giorni, una media di una partita ogni quattro dì, la maggior parte delle quali lontano dal Franchi (ma questo, per la viola di Montella, è un problema fino ad un certo punto). Oltre agli impegni in campionato contro Udinese (24/11), Verona (2/12), Roma (8/12), Bologna (15/12) e Sassuolo (22/12) ci saranno anche le sfide contro Paços de Ferreira e Dnipro, due appuntamente apparentemente abbordabili ma che saranno basilari per cimentare la posizione dei viola nel girone E in ottica sorteggio di Nyon del 13 dicembre. Già adesso, è possibile stimare che in meno di un mese la Fiorentina, in aereo, treno o pullman che sia, percorrerà tra viaggi di andata e ritorno una distanza di circa 5600 km: un po' come andare, in auto, da Firenze a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Con la differenza che, dopo tempo immemore, saranno finalmente abili ed arruolati i primi due acquisti del mercato di gennaio: Mario Gomez e Josip Ilicic.