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IN BOCA AL LUPO

di Marco Conterio

Argentina, andata e ritorno. Con una toccata e fuga iniziata coi sorrisi e finita senza abbracci. Un passaggio rapido, fugace. Mica indolore, però: perché Santiago Silva ha dipinto flebili ed incerti tratti delle stelle che Firenze sperava di vedere dalle sue giocate. C'era una volta Batistuta, ma non tutti i sudamericani vengono col buco. E col gol nel sangue. Una rete, un rigore donato dai compagni, e poi tante corse, sgroppate e galoppate. Spesso a vuoto, purtroppo per la viola, che adesso vede partire il Tanque: manca poco, poi sarà del Boca Juniors, come confermano in Argentina ed anche il suo agente (leggi le sue parole in esclusiva a FirenzeViola.it).

Il Tanque, già. Un soprannome cingolato, un carrarmato che negli auspici doveva sfondare le Maginot avversarie e che in verità ha dimostrato ben poco di premesse e promesse. Capocannoniere di un calcio lontano, Santiago Silva in Sudamerica è stato ed è tuttora oggetto del desiderio di molti. L'Universidad De Chile ci pensava per il dopo Vargas; il Velez era pronto a riabbracciarlo come figliol prodigo. Invece volerà al Boca Juniors, uno dei club più prestigiosi del globo.

Per questo interrogarsi è lecito: chi è che non ha compreso il Tanque triste? Una Firenze che ha forse preteso da lui tutto e subito? Oppure l'uruguaiano ed il calcio italiano sono galassie così lontane e parallele che incrociarsi è stato solo un caso, sbagliato e sfortunato? Il passato, adesso, è alle spalle. Perché manca solo un dettaglio, poi Santiago Silva sarà il nuovo attaccante del Boca Juniors. Un'andata ricca di sogni, un ritorno senza abbracci. Firenze si prepara a salutarlo, delusa dopo le grandi aspettative d'estate, con quel 10 sulle spalle troppo pesante per lui. In Boca al lupo, Tanque.