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IN CERCA DI FISIONOMIA

di Tommaso Loreto

Ci voleva eccome una filo d'ottimismo. Non che possa bastare un'amichevole, ma in tanti non si sarebbero stupiditi di un’eventuale debacle viola al cospetto dei campioni del Real Madrid. Alla personalità la Fiorentina ha abbinato anche un buona gamba. Aspetti relativi, certo, conterà di più la serata di domemica, ma intanto è un passo in avanti nel lavoro di Pioli.

In tempi che definire complicati è eufemismo, è soprattutto lui a tenere alto il pensiero.  Rivolto soprattutto al campo, per capirsi, a prescindere dai rapporti con la proprietà usciti nuovamente malconci per l'assenza in Spagna. L’allenatore porta con sè un mix equilibrato di positività, voglia di fare, incoraggiamento nei confronti di un gruppo giovane e sano realismo.

Nel dopo partita, mercoledì notte, è tornato eccome sulle dinamiche corali da migliorare. In difesa come in attacco, con un’accoppiata Veretout-Badelj che è forse al momento la nota più interessante insieme alla garra del Cholito. E' chiaro che valutazioni di questo tipo restano teoriche, tanto più se rapportate al calibro dell'avversario affrontato, ma è su questo binario che prosegue la ricerca di Pioli di una fisionomia di squadra.

La sosta in arrivo dopo la gara contro la Samp sarà un ulteriore alleato per trovare maggiore sintonia un po' in tutti i reparti e cominciare a scorgere un'idea più reale delle sensazioni fin qui registrate sui singoli.