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IN GIRO PER IL MONDO

di Marco Conterio

La Fiorentina versione globetrotter inizia a lavorare già adesso. Osservatori e scout, consiglieri ed intermediari. Poi si muoverà anche Corvino, quando avrà le idee chiare sul come e dove operare. Con calma e pazienza. Intanto il lavoro a tappeto è iniziato, per visionare i migliori talenti e non farsi trovare impreparati al varco del mercato di riparazione.

Il responsabile degli osservatori, Lorenzo Amoruso, viaggia a 360° per l'Europa a caccia di talenti: osserva, minuziosamente, come il resto dell'entourage viola, per trovare i talenti che verranno. Lui, con tutto l'entourage, riceve input societari su ruoli, età e posizioni dei giocatori da scandagliare, scovare, scoprire e poi relazionare. In Francia, per esempio, dove piace tantissimo Boudebouz, esterno del Sochaux, club nel quale i gigliati seguono pure il bomber maliano Maiga e la mezzapunta Martin. Presto il ds Corvino volerà in Sudamerica, Nomi sparsi sul taccuino, con relazioni e proposte che arrivano giorno dopo giorno: Michel, terzino del '90 dell'Almeria. Sammir, trequartista brasiliano della Dinamo Zagabria, Josef de Sousa Dias, centrocampista del Porto.

Il Sudamerica, poi. Quello è il terreno di Pantaleo Corvino, laddove opera in prima persona e dove spesso viaggia per affari baby e non. Dedè, per esempio. Costa 8 milioni, piace a mezza Europa, è paragonato a Thiago Silva, ma il centrale del Vasco è extracomunitario e non potrebbe arrivare prima dell'estate. Meglio, allora, Facundo Affranchino. Del mediano del River (comunitario) si parla da quando l'affare Bolatti con club di Passarella sembrava destinato a diventare presto realtà. Adesso sul classe '90 resta l'interesse di Corvino, che lo scorso anno lo visionò anche da vicino, mentre sempre in Argentina è sfida a due col Catania per Leonel Galeano dell'Estudiantes.

Perché non in terreni esotici, dove magari altri pescano? Semplice. Cedendo 2 extracomunitari all'estero è possibile tesserarne altrettanti e lo stesso vale in caso di 1 partenza. Non è semplice far partire nessuno e, visto che gli slot sono così pochi, meglio non azzardare troppo. Meglio andare sul sicuro o comunque su chi si è già misurato con un campionato importante. E' il momento degli osservatori. Per il mercato, poi, che si muove anche e soprattutto grazie a loro.