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IN PALLA

di Tommaso Loreto

E pensare che praticamente un anno fa, di questi tempi, in Spagna i viola furono letteralmente travolti. I più attenti del resto ricorderanno come andò a Villarreal, un anno fa, nel corso della mini tournee che si concluse in Portogallo a Lisbona, contro lo Sporting (rimediando per inciso un'altra sconfitta). Tutt'altra musica quella che sta suonando il gruppo di Montella, giunto alla sua sesta vittoria su sette amichevoli. 

Certamente le prime tre sostenute in Trentino, a Moena, non fanno troppo testo, ma già in Sudamerica la Fiorentina aveva offerto risposte importanti. Tanto da portare a casa 2 vittorie e altrettante coppe al di là del trofeo Euroamericano regalato al vecchio continente. Coppe minuscole in confronto a quella che i viola nemmeno riuscivano a sollevare ieri sera tanto da infilarci dentro lo stesso Pepito.

Bella, a tratti spumeggiante, la Viola vista nel primo tempo. Con un Rossi semplicemente fantastico, con Borja in regia, con Pizarro a impostare, con Roncaglia a chiudere e con Gonzalo pronto a pungere in avanti come sul raddoppio. Poi chiaramente il calo, qualche aspetto pur sempre da verificare (le prove di Alonso, o Ilicic lasciano qualche perplessità, mentre per Gomez basterà solo un po' di pazienza e la condizione arriverà) e un po' di stanchezza. Ma pur sempre una vittoria.

E se è vero che vincere aiuta a vincere c'è di che restare fiduciosi anche se stasera la Fiorentina sarà chiamata a bissare contro il Betis quanto di buono fatto vedere ieri, pur con una formazione completamente stravolta, con una condizione climatica ancora più calda ma al cospetto di una squadra retrocessa. Se i viola confermeranno di essere in palla come hanno fatto vedere alla "Rosaleda" anche al "Villamarin" di Siviglia ci sarà da divertirsi.