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IN SOCCORSO DEL CHOLITO

di Tommaso Loreto

Firenze ha ancora negli occhi Gabriel Omar Batistuta, e nelle orecchie le sue parole di ieri da Palazzo Vecchio. Quando il bomber passa da queste parti è sempre e comunque un'emozione, forte. Un film da rivedere a occhi aperti, figuriamoci se stavolta il film c'è davvero e Bati ne è il protagonista. Riascoltare l'accento argentino del Re Leone provoca vibrazioni incontenibili, riporta indietro nel tempo quando guardare una partita della Fiorentina significava sapere di partire con un gol di vantaggio: quello che in un modo o in un altro Bati avrebbe segnato correndo alla bandierina o smitragliando sotto la Fiesole. 

Nella stessa città ancora ieri il Cholito Simeone rimetteva gli scarpini da gioco per l'allenamento al centro sportivo. Anche a Torino l'attaccante viola si è visto respingere il tiro davanti a una porta che si sta rimpicciolendo sempre di più, mentre e le valutazioni si sono di nuovo fatte negative. A scadenze fin troppo regolari. Non è un momento semplice per Giovanni, inutile negarlo, se non fosse che anche in passato a momenti di sosta sono seguite reazioni degne di nota e gol in serie. 

Ed è proprio da lì che Simeone proverà a ripartire, magari anche da un nuovo incontro con Batistuta che tanto bene gli portò qualche mese fa. Quasi in una vera e propria forma d'ispirazione Simeone ritrovò il gol e, col passare del tempo, anche la prima convocazione in nazionale proprio dopo un fitto dialogo con il principe degli attaccanti viola. Che certamente saprebbe dare al Cholito i giusti suggerimenti per ritrovare cattiveria sotto porta, pur con lo stesso aiuto che Pioli proverà a dargli provando a ritoccare un assetto offensivo che ultimamente non sta pagando.