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INCARTATI A CENTROCAMPO

di Luciana Magistrato

Amrabat, Pulgar, Castrovilli, Bonaventura, Borja Valero e Duncan, con Saponara sullo sfondo. Un centrocampo così certo molti allenatori se lo sognano e la Fiorentina da gennaio ad oggi infatti ci ha puntato molto e molti soldi, anche a discapito di altri reparti. La spesa più sostanziosa è stata fatta a gennaio prendendo Amrabat a 20 milioni e Duncan a 16, con Pulgar arrivato sei mesi prima per una cifra di poco superiore a 10. Con Castrovilli già in organico, ormai vero e proprio gioiello di casa viola, Pradè ad agosto ha completato la rosa con due svincolati, Borja Valero e Bonaventura. Giocatori che, mettendo nell'elenco anche Saponara ed Eysseric, comporta una spesa di circa 10 milioni sul monte ingaggi. Un reparto d'oro si potrebbe definire e di qualità ma sul quale l'allenatore sembra essersi incartato.

Proprio per far giocare la qualità (che nel caso di Castrovilli ha ripagato con i gol) la Fiorentina sta perdendo però equilibrio proprio in quel settore dove, a dirla tutta, servirebbe ancora il regista di ruolo. Un ruolo che Iachini ha affidato ad Amrabat ma si è visto che quando è entrato Pulgar (fermato a lungo dal Covid) il marocchino ne ha beneficiato, inoltre le avversarie hanno capito il gioco e praticamente lo rendono ogni volta inoffensivo. E nella situazione di gioco e classifica in cui si trova la Fiorentina forse sarebbe anche utile uno più fisico come Duncan, visto che c'è poco filtro (nel discorso vanno inserite anche le fasce in realtà).

Se, come ricorda sempre Iachini, la stessa difesa era una delle migliori fino a qualche mese fa, forse l'inserimento a tutti i costi della presunta qualità davanti alla retroguardia - soprattutto in posizioni di troppa pressione - doveva essere più graduale e non fatta con un colpo di spugna al termine del quale Castrovilli è rimasto l'unico elemento del reparto di una squadra che, a modo suo, qualche mese fa funzionava. Vedremo se Iachini, che a Parma ritrova anche Borja, in questa partita troverà la soluzione giusta per non essere, come in quasi tutte le gare, sovrastati proprio in quel reparto.